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Ieri sera il servizio della RSI ha mostrato il Consigliere di Stato Marco Borradori che durante il dibattito in Parlamento riguardante il disegno di Legge sullo sviluppo territoriale, con aria leggermente contrita ammetteva che sì, sul nostro territorio sono stati effettivamente compiuti interventi non appropriati, ma queste brutture erano motivate da determinate ed impellenti necessità.

“Certamente la parte in cui si concentrano gli insediamenti corrisponde al 14% dell’intera superficie cantonale e ammetto che spesso si è costruito male – ha detto Borradori – Oggi è un momento storico: abbiamo la possibilità di fare una riflessione assieme agli amministratori comunali (…)
Se in passato sono state realizzate delle brutture, come per esempio la piana di San Martino o il Pian Scairolo, è perché in determinati momenti la sensibilità urbanistica degli amministratori è venuta meno; c’era piuttosto l’esigenza di aumentare i posti di lavoro e le entrate fiscali, senza per questo rendersi conto delle ripercussioni negative sulla viabilità, sulla vivibilità e sulla qualità di vita che i progetti in cantiere avrebbero comportato. Oggi il cittadino è molto più attento anche riguardo questi aspetti.”

La nuova Legge sullo sviluppo territoriale sarà votata oggi pomeriggio. Con la sua adozione il Consiglio di Stato e il Gran Consiglio vogliono semplificare e adattare alla realtà attuale la Legge cantonale sulla pianificazione del territorio che risale al 1990.