I commenti di Laura Sadis sull’inopportunità del congelamento dei ristorni fisca­li dei frontalieri hanno fatto oggetto di un’interrogazione da parte dei Granconsiglieri leghisti Lorenzo Quadri e Daniele Ca­verzasio.
Come ci si ricorda, Sadis e Bertoli si erano detti favorevoli al versamento dell’intera quota dell’imposta alla fonte all’Italia (circa 53 milioni di franchi), mentre Beltraminelli, Borradori e Gobbi si erano detti favorevoli a piazzare la metà di questo importo su un conto vincolato presso la Banca dello Stato, sino alla ripresa delle trattative con il governo italiano per togliere la Svizzera dalla lista nera dei paradisi fiscali.

“Quale presidente del Go­verno, Laura Sadis aveva l’obbligo istituzio­nale di difendere la decisione gover­nativa presa a maggioranza, a pre­scindere dal fatto che lei la condivi­desse o meno – affermano i due de­putati – La collegialità vale a geometria variabile a seconda del­la convenienza della presidente? Come reputa il Governo l’atteggiamento della Consigliera di Stato?”