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L’UDC ha presentato lunedì l’iniziativa popolare volta a reintrodurre i contingenti per gli immigrati. Il manifesto pubblicitario-elettorale che la accompagna segue lo stile tipico di questo partito: i suddetti immigrati, dei quali si vedono solo gambe e scarponi, avanzano e calpestano la bandiera rossocrociata.

La concomitanza con i tragici fatti accaduti in Norvegia sarebbero solo un caso, in quanto la data per la presentazione del testo dell’iniziativa era stata programmata da tempo.
Questo non ha impedito agli ambienti di sinistra e alla destra moderata di avviare critiche e polemiche contro l’UDC, che in un momento tanto delicato non ha niente di meglio da fare che esasperare i sentimenti xenofobi.

L’iniziativa chiede che la Svizzera possa gestire in maniera autonoma l’immigrazione ed essere in grado di vietare la conclusione di trattati internazionali sull’immigrazione contrari al benessere della sua popolazione. Il testo mira all’introduzione entro un anno di contingenti per tutte le categorie di stranieri: residenti, frontalieri e richiedenti l’asilo e a criteri più restrittivi per la concessione del permesso di soggiorno, quali avere un contratto di lavoro, avere autonomia finanziaria e volontà di integrazione.
L’UDC propone anche di rinegoziare gli accordi sulla libera circolazione negoziati con l’Unione europea.
“Bruxelles saprà comprendere le difficoltà della Svizzera in quanto paese particolarmente attrattivo per gli alti salari e standard di vita – ha detto Toni Brunner, presidente del partito, il quale ha ricordato che nel 2008 la Svizzera aveva emesso 157mila nuovi permessi di soggiorno e che dal 2006 ad oggi la media annua di questi permessi si eleva a 70mila unità.
Cifre importanti che vanno a pesare sul mercato del lavoro e dell’alloggio, sui costi delle assicurazioni sociali e dei trasporti.
In poche parole la Svizzera deve pensare a salvaguardare il proprio benessere. Per questo Brunner intende iniziare la raccolta delle firme il 1. agosto, fiducioso che ad ottobre avrà raggiunto il numero necessario di sottoscrizioni. L’iniziativa viene depositata oggi presso la Cancelleria federale.