La tematica delle aggregazioni nel Locarnese, soprattutto riguardo alla sponda sinistra della Maggia ha fatto scorrere fiumi d’inchiostro ed ha spesso acceso gli animi della popolazione.
Sono convinto che, malgrado i problemi che potranno sorgere inizialmente,l’aggregazione rappresenta una scelta opportuna, vincente e lungimirante per tutta la regione.

Diventeremo un Comune di 30’000 abitanti, con un gettito d’imposta di 75 milioni di franchi. La capacità finanziaria e progettuale, la creazione di posti di lavoro e la gestione del territorio non saranno solamente la somma matematica dei sette Comuni, ma sarà un multiplo delle cifre contabili.
Esempi concreti dei vantaggi delle aggregazioni sono Lugano e Mendrisio. Il peso politico per trattare con il Cantone sarà ben maggiore: l’interlocutore sarà il secondo più popoloso Comune del Ticino.
La gestione delle risorse del territorio ne uscirà rafforzata, e qui penso all’organizzazione dei quartieri, delle infrastrutture sportive e degli spazi a disposizione della popolazione.

Eviteremo i soliti doppioni. Spesso si sente dire che il Locarnese si lamenta dello spostamento dei servizi privati e pubblici (e di posti di lavoro) nel Sottoceneri. Ora abbiamo l’occasione unica di invertire questa tendenza e di non criticare passivamente la dinamicità di altre regioni del Cantone. Vediamo con i nostri occhi l’accelerazione che ha preso il Comune di Lugano dopo le aggregazioni: siamo capaci di fare altrettanto (forse sacrificando un po’ del nostro “orticello”)?

Il moltiplicatore è sempre stato uno degli argomenti principe di chi è contrario alle aggregazioni. In un certo senso posso capire, ma d’altra parte ritengo che il moltiplicatore del nuovo comune all’85% possa essere un piccolo sacrificio a beneficio di tutti per il futuro.
Il voto del 25 settembre sarà determinante e cruciale per le sorti del Locarnese. Dovesse uscire dalle urne un voto negativo, purtroppo per molti decenni non si parlerà più di aggregazioni.
Lugano, Mendrisio e tutto il Sottoceneri continueranno la loro progressione socio-economica, Bellinzona riuscirà forse con qualche aggregazione e il Locarnese subirà un lento ed inesorabile declino diventando sempre più marginale nel contesto economico e politico del Cantone Ticino.

Sono certo che oggettivamente a medio-lungo termine l’aggregazione porterà più vantaggi che svantaggi alla collettività.
Abbiamo l’occasione di fare quel salto di qualità che ci permetterà di diventare un Comune trainante per il Sopraceneri e per tutto il Cantone Ticino.

Avv. Paolo Caroni
municipale di Locarno e presidente della Sezione PPD di Locarno