A due settimane dalla decisione unanime del governo cantonale di sbloccare 40 milioni di franchi per la fusione tra Lugano, Valcolla, Bogno, Cadro, Certara, Cimadera e Sonvico, ecco che l’Esecutivo di Cadro si dissocia dal progetto di aggregazione e rifiuta di dare il preavviso favorevole al rapporto della Commissione di studio.
Un rapporto elaborato dopo mesi di incontri fra i sindaci dei vari comuni, dopo accese discussioni, rinvii, ripensamenti, conclusioni e quant’altro.
La mancata firma di Cadro, notoriamente contrario ad una fusione con Lugano e malgrado ciò inserito nel progetto aggregativo, non dovrebbe comunque ritardare il procedimento amministrativo che alla fine di novembre porterà al voto consultivo.
Infatti, come da programma il 20 settembre la Commissione di studio sull’aggregazione deciderà il calendario delle serate pubbliche di informazione alla popolazione. Serate alle quali parteciperanno, oltre agli incaricati degli enti cantonali, anche rappresentanti del governo, in particolare il Consigliere di Stato a capo del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi.
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