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Il primo ministro greco Georges Papandreou ha annunciato di fronte al Parlamento di Atene l’organizzazione di un referendum sull’accordo per il pacchetto di salvataggio concluso a Bruxelles il 26 ottobre scorso.

L’annuncio ha messo i mercati in uno stato di panico e di massima allerta. Le Borse hanno aperto oggi in sensibile perdita. A Zurigo i valori del Credit Suisse sono deboli e segnano -7.5% (va però detto che a influire sono stati anche i deludenti risultati trimestrali). UBS perde il 4.5%.
Una prima indicazione dell’esito del referendum, che dovrebbe avvenire nel corso di questo mese di novembre, sarà il voto sulla fiducia a Papandreou da parte del Parlamento greco, in programma giovedì o venerdì.

Secondo i sondaggi, almeno il 60% della popolazione greca è contraria al pacchetto di aiuti comunitari. Se il voto sarà negativo, la Grecia potrebbe uscire dalla Zona euro ed è questo che preoccupa le piazze finanziarie.
Il presidente della European School of Management and Technology di Berlino Jörg Rochol, ha definito sorprendente e coraggiosa la decisione presa da Papandreou. Rochol prevede che in caso di esito negativo diversi Stati e creditori privati potrebbero ritirarsi dal loro impegno a favore della Grecia. Questo renderebbe impossibile la permanenza del paese nell’Unione monetaria.
Una prima vittima di questa situazione è il ministro greco delle Finanze Evangelos Venizelos, che oggi è stato ricoverato d’urgenza in ospedale per problemi all’apparato digestivo.