Sabato 26 novembre si svolgerà all’USI, organizzato dall’Associazione Società Civile della Svizzera Italiana, il convegno “La scuola e i suoi problemi: è ora di parlarne!”

Prima dell’inizio della parte seminariale (iscrizione obbligatoria) il signor Pietro Pisani della Ad Hoc Informatica illustrerà ai convenuti l’esito di un’approfondita indagine volta alla valutazione del sistema scolastico ticinese, con particolare attenzione riservata alla scuola media, snodo centrale che chiude la scuola dell’obbligo e separa i percorsi accademici dai professionali. Scuola “nuova”. Scuola amata, discussa, contestata.
Due distinti questionari sono stati sottoposti alle famiglie e ai docenti.

Eccovi alcune delle domande più significative… ma non le relative risposte!

DOMANDE ALLE FAMIGLIE (selezione)

• La scuola media unica è un progresso rispetto al vecchio ordinamento (ginnasio/scuola maggiore)?
• Trova nella scuola media qualche aspetto negativo?
• La scuola media è tipicamente una scuola non selettiva, con un tasso di bocciatura intorno al 2%. Lei approva questo stato di fatto?
• La scuola media prepara adeguatamente al liceo, rispettivamente all’apprendistato?
• Nella scuola frequentata da Suo figlio si verificano casi di bullismo o di vandalismo?

DOMANDE AI DOCENTI (selezione)

Come giudica, rispetto alla realtà da Lei vissuta, le affermazioni seguenti:
• I docenti sono una categoria privilegiata
• Compiono un lavoro essenziale per la società, difficile e faticoso
• Hanno visto decadere il loro prestigio sociale negli ultimi anni

Come valuta la formazione impartita dal DFA (già Alta Scuola Pedagogica) oggi integrato nella SUPSI?

La scuola media persegue due obiettivi fondamentali: istruire gli allievi e nel contempo garantire loro l’equità, cioè in sostanza l’uguaglianza delle chance, indipendentemente dalla classe sociale della famiglia, dall’etnia, da varie forme di disabilità, eccetera.
• Il tentativo di garantire l’equità va a scapito dell’apprendimento
• Entrambi gli obiettivi sono raggiunti
• Così si frenano e si penalizzano gli allievi più dotati
• Gli allievi più deboli sono comunque penalizzati

Come valuta il carico di lavoro e l’orario settimanale degli alunni?

I casi di indisciplina, maleducazione, vandalismo, bullismo, violenza verbale o fisica nella scuola sono rari o frequenti? Sono in aumento?

Gli allievi alloglotti dovrebbero essere posti in classi separate?

Al termine della scuola media un ragazzo di 15 anni deve prendere una decisione che peserà sulla sua vita futura.
• È troppo presto?
• È già troppo tardi?
• È l’età giusta?

Se gli amici di TicinoLive desiderano saperne di più, partecipando a una giornata di studio appassionante e di alto livello… lo possono fare senz’altro!

Francesco De Maria