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Mercoledì 14 dicembre Eveline Widmer Schlumpf ha concrete possibilità di venire riconfermata in Consiglio federale. Alla grigionese va riconosciuto un istinto straordinario, si legge sul sito Internet della radio romanda RSR : “Malgrado la campagna permanente contro di lei da parte dell’UDC, il suo ex partito, e malgrado la sua debole legittimità elettorale, Widmer Schlumpf dovrebbe restare in governo.
Se vi fosse un Premio Nobel dell’istinto della sopravvivenza politica lo vincerebbe sicuramente
.

Questo percorso governativo ha però di che suscitare scetticismo. Guardando da vicino si constata che l’ambizione principale di Eveline Widmer Schlumpf non è quella di difendere un progetto politico, ma è quella di restare al potere. Il suo arrivo in Consiglio federale è del resto macchiato da un dubbio di tradimento.
Appena insediata a Palazzo federale, si era subito mossa per assicurarsi la rielezione, quando invece si sarebbe dovuta muovere per portare avanti il lavoro che le era stato assegnato.
Non senza polemiche se n’era andata dal Dipartimento di Giustizia e Polizia, lasciando un Ufficio delle migrazioni nel caos più totale.

Da un punto di vista politico si è apertamente avvicinata al centro-sinistra riguardo a diversi dossier.
Ed è qui che si situa la problematica Widmer Schlumpf : lei rappresenta solo sè stessa, la sua legittimità democratica non va oltre il 5%.
La sua conferma in Consiglio federale sarebbe una pessima immagine del sistema di elezione del governo, sarebbe il risultato di un gioco tra partiti con un unico obiettivo: la sotto-rappresentazione della principale formazione politica della Svizzera. Il passaggio dalla democrazia alla partitocrazia.”

(Ticinolive/RSR.ch)