A Gerusalemme una manifestazione di diverse centinaia di ebrei ultra ortodossi – nella quale figuravano persone vestite con la divisa dei detenuti dei lager nazisti – ha suscitato costernazione e polemiche.

Gli ebrei ultra ortodossi, che rifiutano che le donne siedano accanto agli uomini sui mezzi pubblici, sono in aperto conflitto con il governo. Nel corso della manifestazione un ragazzino camminava tenendo le mani in alto e sulla giacca portava la stella gialla marcata dalla parola Jude, a ricordare una celebre fotografia presa nel maggio 1943 nel ghetto ebreo di Varsavia.

“Uniformi da lager nazista, stelle gialle con la scritta “ebreo” in tedesco, tutto questo è scioccante e deplorevole – ha dichiarato il ministro della Difesa Ehud Barak – Vedere bambini camminare con le mani in alto a replicare un episodio tanto doloroso della nostra Storia dovrebbe scandalizzare anche i religiosi ultra ortodossi, che sono comunque persone responsabili.”
I manifestanti accusavano l’entità sionista di persecuzione contro la comunità degli Haredi, gli ultra ortodossi. Alcuni gruppi di questi religiosi infatti non riconoscono Israele, in quanto ritengono che lo Stato ebraico nascerà solamente al momento della venuta del Messia.

Avner Shalev, presidente del memoriale dell’Olocausto Yad Vashem ha dichiarato che queste manifestazioni sono un insulto alle vittime e ai sopravvissuti dei campi nazisti.
Martedì scorso diverse migliaia di persone avevano manifestato a Beit Shemesh, vicino a Gerusalemme per denunciare gli ultra ortodossi che in questa cittadina cercano di imporre il loro codice religioso.
Le tensioni si erano acutizzate quando la televisione aveva diffuso la testimonianza di una bambina di otto anni che si era lamentata di essere stata insultata e minacciata da un gruppo di ultra ortodossi mentre tornava a casa da scuola. Gli uomini la rimproveravano di essere vestita in maniera indecente.

Ghetto ebreo di Varsavia, maggio 1943 - foto dell'ufficiale della Gestapo Jürgen Stroop