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Il presidente della Banca nazionale svizzera, Philipp Hildebrand, si è dimesso lunedì 9 gennaio con effetto immediato.
Lo comunica una nota dell’istituto finanziario
.

Hildebrand ha preso la sua decisione a seguito della pioggia di polemiche sulle transazioni finanziarie speculative in cui è stato coinvolto congiuntamente alla moglie.
L’annuncio delle dimissioni è giunto mentre la Commissione dell’economia del Consiglio federale si apprestava ad ascoltare Hildebrand, il presidente del Consiglio di amministrazione della Banca nazionale, Hansueli Raggenbass e la presidente della Confederazione Eveline Widmer-Schlumpf.

Giovedì scorso Hildebrand aveva affermato che non avrebbe in alcun caso rassegnato le dimissioni, essendo convinto di non aver commesso alcuna irregolarità.
Lunedì, poco prima dell’annuncio delle dimissioni, il consulente finanziario dei coniugi Hildebrand aveva confermato che il 15 agosto scorso Kashya Hildebrand lo aveva convocato nella sua galleria d’arte di Zurigo e gli aveva chiesto di eseguire l’operazione in valuta estera al centro di questa vicenda.
“Durante la discussione – ha detto il consulente della Banca Sarasin – abbiamo convenuto che avrei eseguito la transazione al mio ritorno in banca, cosa che ho fatto il giorno stesso.”
Avevano inoltre concordato che la signora Hildebrand avrebbe confermato l’ordine per e-mail : “L’e-mail in questione è giunta lo stesso giorno, alle 13h20 – ha aggiunto il consulente.

La vicenda era scoppiata settimana scorsa, portata alla luce dalla Weltwoche. Il settimanale aveva svelato che l’ex Consigliere federale Christoph Blocher aveva denunciato Hildebrand consegnando al governo i documenti bancari delle transazioni sotto accusa, carte trafugate da un informatico della Banca Sarasin.