15h30: Le ricerche dei dispersi sono riprese, dopo un miglioramento della situazione meteo, sia nelle acque attorno al relitto sia all’interno della nave. Verranno comunque interrotte al calare della notte.
Prima di risalire a bordo, i Vigili del fuoco e i sub hanno verificato che la nave fosse stabile. La poppa è stabile, mentre la prua è leggermente scivolata verso lo sbalzo che si trova a una ventina di metri. Oltre quel gradone di roccia la profondità delle acque scende a picco fino ai 70-90 metri.
14h25: Sono ancora 16 i passeggeri dispersi della Costa Concordia. Vigili del fuoco e sommozzatori hanno continuato a perlustrare il relitto sino a quando il mare mosso ha spostato la nave di una decina di centimetri ed è giunto l’ordine di interrompere le ricerche e far evacuare i sommozzatori.
La nave, inclinata di 90 gradi sulla fiancata destra, poggia su un fondale basso ma dista solo 20 metri da un gradone oltre il quale la profondità è di 70-90 metri. Il timore è che le mareggiate facciano perdere stabilità, portando il relitto oltre il gradone.
13h00: I morti dell’incidente sono saliti a sei. L’ultimo corpo trovato è quello di un uomo, rinvenuto all’alba di lunedì su un ponte, con indosso il giubbotto salvagente. La zona del ritrovamento è sommersa e il corpo non è ancora stato estratto dalla nave.
Sergio Ortelli, sindaco dell’Isola del Giglio, ha dichiarato che le speranze di trovare in vita i dispersi è ridotta al minimo.
12h50: Il comandante Francesco Schettino si trova in carcere a Grosseto. Era salito su una scialuppa ed era giunto a riva molte ore prima che si concludesse l’evacuazione dei passeggeri, migliaia di persone che attendevano in preda al panico.
La Guardia Costiera gli aveva intimato di risalire a bordo per aiutare i passeggeri ma lui si era rifiutato : l’accusa di abbandono della nave con morti a bordo potrà costargli sino a 12 anni di carcere.
12h10: La società Costa Crociere ha accusato Schettino di aver seguito una rotta non autorizzata e si è costituita parte lesa. La compagnia ha subìto 93 milioni di dollari di danni “immediati” oltre ai danni ancora da valutare, riguardanti i diversi aspetti assicurativi.
12h05: Gli esperti stanno già studiando la rimozione del relitto, lungo 293 metri, pesante 115mila tonnellate e in posizione instabile, a pochi metri da un gradone oltre il quale il mare scende di quasi 90 metri. Dapprima e in tempi brevi dovranno essere rimosse le circa 2’400 tonnellate di carburante che si trovano nelle cisterne, in quanto il pericolo di fuoriuscita è molto alto.
Di tutto questo si occuperanno i tecnici della compagnia olandese Smit : salvo incidenti, entro due settimane avranno svuotato le cisterne e in seguito inizieranno la rimozione del relitto.
Due le opzioni considerate. La prima è un sistema di “palloni d’aria” per rimettere la nave in verticale e trainarla con dei rimorchiatori sino ai cantieri nautici.
La seconda è smontare la nave tagliandola a pezzi. In entrambi i casi i tempi di intervento sono lunghi, da sei mesi sino a un anno.
11h55: Tra le molte notizie dell’incidente della Costa Concordia non manca quella “del funesto presagio della bottiglia” : Quando il 2 settembre 2005 vi fu l’inaugurazione di questo gigante dei mari, al momento del varo dai moli genovesi di Fincantieri a Sestri Ponente, la bottiglia di champagne non si ruppe contro la fiancata della nave.
Fatti i debiti scongiuri, un marinaio recuperò la bottiglia e la ruppe a mano. Applausi un po’ imbarazzati delle autorità presenti, tra le quali vi era anche l’allora arcivescovo di Genova, il cardinale Tarcisio Bertone. La sua benedizione evidentemente non è stata sufficiente.