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Il consigliere comunale di Locarno, Bruno Buzzini ha titolato un suo articolo sul giornale domenicale leghista: Locarno, giù le mani dal sacco! Servono altre misure incisive.
Buzzini nel suo articolo afferma che “i dati statistici confermano chiaramente che, negli ultimi anni, il quantitativo pro capite non è aumentato“.

Niente di più falso, in effetti a Locarno dal 2008 al 2010 i rifiuti solidi urbani (RSU) sono aumentati di 30Kg/abitante, da 364Kg a 394kg/ab (quindi + 8%). Inoltre a Locarno il tasso di riciclaggio è attualmente del 34% a confronto della media cantonale del 47%. I dati citati provengono dal cesimento cantonale e sono consultabili sul sito www.ti.ch.

Ma vediamo quali sono le tesi e le soluzioni proposte da Buzzini.
1. La tassa sul sacco sarebbe antisociale e sfavorirebbe le famiglie con bambini.
È vero una tassa causale non è sociale, ma nel caso dello smaltimento dei rifiuti, permette a chi lo vuole, di risparmiare semplicemente producendone il meno possibile.
E visto che ognuno ha la possibiltià di gestire la sua massa di rifiuti, perchè chi si impegna a produrne il meno possibile dovrebbe sopportare anche il costo di chi invece, come il Presidente a vita della Lega Giuliano Bignasca, proprio non ne vuole sapere di differenziare la sua spazzatura?
Per le famiglie con bambini può essere effettivamente un problema che viene però facilmente risolto, per esempio, dando un contributo o consegnando un certo numero di sacchi gratuiti alle famiglie con bambini piccoli. Ricordo che sono circa 2’200 sui 2’600 Comuni Svizzeri quelli che hannofinora introdotto con successo una tassa causale, risolvendo anche questo semplice problema.

2. La tassa sul sacco è una gabella in più (doppia imposizione).
Non è assolutamente vero, perchè con il sistema in vigore, si paga una tassa forfettaria (cara) e si va al negozio ad acquistare i sacchi grigi che costano poco.
Con la tassa causale, si pagherà una tassa base (che sarà meno cara di quella attualmente in vigore e servirà a coprire i costi fissi) e si andrà allo stesso negozio di prima ad acquistare i sacchi ufficiali, che costeranno di piu. L’esperienza nei Comuni che da anni applicano questo sistema, il conto è a favore di chi separa e ricicla. A Losone, con l’introduzione del finanziamento causale i rifiuti domestici si sono ridotti del 52% e la spesa globale è diminuita di oltre 300’00 franchi
La città di Locarno con la tassa sul sacco, allineandosi al quantitavo di RSU pro capite della media dei Comuni ticinesi che hanno una tassa causale (149Kg/ab), potrebbe ridurre il quantitativo annuo di 3’700 tonnellate e risparmiare, in soli costi di smaltimento, ben 666’000 franchi, ovverossia 44 fr. per abitante.

3. Bisogna incentivare maggiormente la cultura della separazione con l’educazione ambientale scolastica.
Se questa è la sua ricetta, consiglio a Buzzini di iniziare con il suo condottiero di via Monte Boglia, il quale ha detto pubblicamente che lui non separa niente e butta tutto nel sacco. Quella di affidarsi all’educazione è senz’altro una buona proposta che viene già messa in pratica da molti anni, ma purtroppo con scarsi risultati concreti.

4. Il mondo politico dovrebbe intervenire riducendo gli imballaggi.
Sante parole che condivido appieno. Attendo però da parte die leghisti proposte concrete e applicabili e non solo i soliti inutili .. si dovrebbe!!
In conclusione mi auguro che le autorità di Locarno trovino il coraggio ed il buon senso di applicare al più presto il finanziamento causale dei rifiuti domestici con una combinazione equa di tassa di base e sul sacco. Cosi facendo, oltre a ridurre notevolmente i rifiuti da smalite, contribuisce a ridurre l’inquinamento ambientale, risparmia una bella cifra, e si mette in regola con la giurisprudenza che ha recentemente sentenziato che i rifiuti devono essere finanziati tramite una tassa causale. Ricordo che nello stato attuale di illegalità, ogni cittadino locarnese può rifiutarsi ,con successo, di pagare la tassa forfettaria.

Pietro Vanetti , membro del Comitato di OKKIO e capo dicastero rifiuti a Losone