Nella foto: Pierin Vinzenz

Le 11 banche svizzere finite nel mirino della giustizia USA. Ormai non si parla d’altro. Ma la Raiffeisen non è tra queste, perché ha acquisito “solo” la parte “sana” della Wegelin, costretta a vendere per tentare di sottrarsi alla minacciosa pressione americana. Tuttavia anche la Raiffeisen non è totalmente libera dal peccato. Essa conta infatti circa 220 clienti USA dotati di un patrimonio complessivo di 58 milioni di dollari.

Il “Sonntag”, che dà questa notizia, si riferisce a un documento che descrive in dettaglio la struttura della clientela Raiffeisen e che è in suo possesso. Così si esprime il CEO della banca cooperativa Pierin Vinzenz: “Non abbiamo mai puntato a un tale genere di clientela. Nemmeno usiamo l’inglese per redigere i nostri contratti bancari. Però questi 220 li abbiamo”.

Una trentina di clienti hanno collocato oltre mezzo milione di dollari a testa. Il più facoltoso veleggia a quota 5,8 milioni di franchi. Ma la Raiffeisen è ora decisa a far piazza pulita. Questi clienti USA – colpevoli o innocenti che siano – non li vuole più nessuno. Dichiara il portavoce Würth: “Gli investitori americani lasceranno la banca”.

Il “Sonntagsblick” ipotizza che ogni banca svizzera ospiti patrimoni USA non dichiarati al fisco. Secondo il foglio domenicale tra il 2009 e il 2011 ben 33000 evasori si sarebbero autoaccusati davanti alle autorità fiscali americane (nel timore di più gravi sanzioni). L’80% – se non il 90% – di costoro aveva conti in Svizzera. Dunque almeno 24000 clienti USA avrebbero “tradito” la loro banca elvetica. I segugi del fisco statunitense ormai sanno molte, troppe cose sulle nostre banche.

(Fonte:Tagi)