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La rete elettrica svizzera è al limite delle sue capacità a causa dell’ondata di gelo che da giorni serra il paese in una morsa. Swissgrid, la società incaricata della gestione della rete elettrica nazionale, valuta di negoziare misure d’urgenza con i grossi consumatori.

In tempi normali, la rete elettrica svizzera si trova in situazione di sovraccarico durante i mesi invernali. Le temperature estreme di questi giorni l’hanno portata a una situazione d’emergenza.
La situazione è resa ancora più critica dal fatto che la decisione, lo scorso anno, della Germania di interrompere l’attività di diverse centrali nucleari crea delle strozzature nella distribuzione di corrente.
Swissgrid prevede di stipulare nuovi tipi di contratto con i grandi consumatori, i quali – in una situazione di crisi – accetterebbero che l’energia elettrica venga tolta. Queste società verrebbero poi indennizzate.

Nella notte tra domenica e lunedì la temperatura più bassa è stata registrata a Samedan, in Engadina, dove il termometro è sceso a -35.1 gradi.
Sul Monte Ceneri la temperatura si è abbassata fino a -15 gradi.
La Brévine ha registrato -29.6 gradi, la sua temperatura più bassa degli ultimi giorni. Soprannominato la Siberia della Svizzera, il villaggio nella regione di Neuchâtel detiene il record del freddo nel nostro paese: -41.8 gradi, nel 1987.