Martedì 14 febbraio una serie di esplosioni ha colpito il centro di Bangkok, in Thailandia, facendo diversi feriti.
La polizia ha arrestato due iraniani, fortemente sospettati di essere gli esecutori materiali degli attentati. Un terzo complice sarebbe riuscito a fuggire, imbarcandosi su un aereo alla volta della Malesia.

Il capo della diplomazia thailandese non vuole parlare di atto terroristico ma gli inquirenti cercano un legame eventuale tra questi uomini e gli attacchi di lunedì contro le ambasciate israeliane a New Delhi, in India e in Georgia.
Le bombe, artigianali, presentano infatti molte similitudini. Per il governo israeliano non vi è alcun dubbio. I due iraniani volevano colpire diplomatici israeliani.
In viaggio a Singapore, il ministro della Difesa Ehoud Barak ha avuto parole di condanna contro l’Iran, che dal canto suo ha smentito qualsiasi coinvolgimento negli attentati di Bangkok.