Il governo turco si prepara all’arrivo nel paese di almeno mezzo milione di rifugiati siriani. Solo nelle ultime 24 ore un migliaio di persone ha lasciato la Siria per giungere nei campi profughi in Turchia.

In un intervento televisivo, il vice primo ministro turco Besir Atalay accusa il governo siriano di minare la frontiera tra i due paesi per chiudere il passaggio ai rifugiati. L’esercito siriano spara a vista su chi cerca di passare la frontiera.
La maggior parte dei quasi 15mila rifugiati sono donne, adolescenti e bambini.
Nelle ultime ore anche un generale dell’esercito siriano ha passato il confine, raggiungendo i disertori che in Turchia si sono raggruppati sotto la bandiera dell’Esercito siriano libero.
La loro base è a Hatay, dove si trova la maggior parte dei campi profughi. Fra di loro vi sono 7 generali dell’esercito di Bachar al Assad.

Il governo di Ankara teme la replica della crisi del 1991, quando 500mila curdi iracheni si erano ammassati alla frontiera, per fuggire dallo sterminio ordinato dall’allora presidente iracheno Saddam Hussein.
Nella provincia di Sanliurfa, nel sud-est della Turchia, è in costruzione un nuovo campo profughi per 20’000 persone.
Un altro campo è in costruzione a Kilis, lungo la strada che porta alla città siriana di Aleppo. Da quella strada molte persone sono già arrivate a Kilis e molte altre sono attese nelle prossime settimane.