L’atteso dibattito elettorale del 2 maggio tra Hollande e Sarkozy, i due finalisti delle presidenziali francesi, si è rivelato teso, concentrato sulla battaglia di cifre e fatti.
I due protagonisti si sono vicendevolmente trattati da bugiardi, accusandosi di presentare dati falsi
.

Qui di seguito, dal quotidiano francese Le Monde alcuni degli argomenti trattati dai due candidati.

Disoccupazione
La prima, grande, disputa riguarda le dimensioni della disoccupazione durante la presidenza di Nicolas Sarkozy.
Secondo François Hollande, vi è stato un aumento dei disoccupati tra 700mila e 1 milione di persone, a dipendenza della maniera in cui essi vengono calcolati (se iscritti o meno, se con una seconda attività o meno). Una cifra enorme, constata il socialista, mai raggiunta prima.
Sarkozy ammette la gravità della situazione ma ribadisce che nell’insieme la Francia non è messa peggio di altri paesi.
Presenta le cifre del BIT, il Bureau international du travail e mostra che dal 2007 al 2011 il numero dei disoccupati in Francia è aumentato di 422mila unità, pari al 18.7%.
Nello stesso periodo, la disoccupazione è aumentata del 37% in Italia, del 60% in Inghilterra, del 191% in Spagna, del 103% negli Stati Uniti e in media del 39.6% nei paesi della Zona euro.

Debito pubblico
Seconda controversia : l’aumento del debito pubblico. François Hollande attacca l’avversario affermando che dal 2007 in Francia il debito è aumentato di 600 miliardi di euro e di 900 miliardi dal 2002.
In dieci anni il debito è raddoppiato.
Sarkozy risponde al volo : “Dal 2007 il deficit non è aumentato di 600 miliardi, ma di 500 miliardi. Fare un errore di 100 miliardi solleva diversi interrogativi.”
Secondo i dati ufficiali, quando Sarkozy era entrato all’Eliseo, circa a metà 2007, il debito pubblico francese si situava tra 1’152 e 1’211 miliardi di euro. Nel quarto trimestre 2011, questa cifra era salita a 1’717.3 miliardi.

Immigrazione
Anche l’immigrazione ha portato polemica sulle cifre. François Hollande ha dichiarato che dal 2007 ogni anno sono entrate legalmente in Francia 200mila persone. Sotto il governo del primo ministro socialista Lionel Jospin (dal 1997 al 2002) questa cifra era di 150mila immigrati l’anno.
Sarkozy ha replicato di non essere d’accordo sulle cifre : “Il flusso migratorio annuale ha raggiunto il suo massimo storico l’ultimo anno del governo Jospin, con 215mila permessi di soggiorno. Oggi il flusso migratorio annuale è di 180mila persone.”