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Dopo che il Consiglio nazionale ha deciso di liberalizzare gli orari di apertura dei negozi delle stazioni di servizio lungo le autostrade e le vie di traffico principali, l’Unione sindacale svizzera promette battaglia.

“Se i negozi delle stazioni di servizio saranno aperti la notte e la domenica lanceremo un referendum – ha detto il segretario centrale dell’USS Jean-Christophe Schwaab.
Il Consigliere nazionale vodese del PS sostiene che in gioco vi sono due fattori. Da un lato gli interessi di quei pochi clienti che vogliono fare acquisti in qualsiasi momento e dall’altra parte vi sono gli interessi del personale di vendita, spesso pagato male e privo di contratto collettivo.

Tenere aperti i negozi delle stazioni di servizio è una questione di buon senso, ha replicato il promotore dell’iniziativa, il liberale radicale ginevrino Christian Luscher : “I negozi devono stare chiusi la notte e la domenica, mentre i bar e le stazioni di servizio sono aperti. Si tratta di un’assurdità alla quale va messo fine. Vendere prodotti freschi oltre al caffè e la benzina non darebbe al personale molto lavoro in più.”

La sinistra voleva che il Nazionale non entrasse in materia, mentre invece il dibattito ha avuto luogo e la Camera bassa ha accettato la liberalizzazione degli orari di apertura con 105 voti contro 73.
Il Consiglio degli Stati si pronuncerà in autunno. Se anche in questa sede l’iniziativa verrà accettata, l’Unione sindacale svizzera si unirà al sindacato UNIA per il lancio di un referendum.

(Fonte : Le Matin.ch)