Warning: Attempt to read property "post_excerpt" on null in /home/clients/d43697fba9b448981cd8cd1cb3390402/web/content/themes/newsup/single.php on line 88

Lunedì sera, Antonis Samaras, leader dei conservatori greci del partito Nuova Democrazia, ha dichiarato forfait dopo aver fallito il tentativo di formare un governo di coalizione, all’indomani della storica sconfitta dei due pilastri del sistema politico greco (Nuova Democrazia e i socialisti del Pasok).

Lunedì, il capo di Stato Carolos Papoulias aveva assegnato a Samaras l’incarico di costituire un governo, in virtù della Costituzione, che riserva questa responsabilità al partito arrivato primo alle elezioni legislative.
Giunto primo ma con appena il 18.85% dei voti in un Parlamento spezzettato come mai era accaduto prima, Nuova Democrazia doveva tentare di trovare una maggioranza pro-regime di austerità di bilancio e pro-Europa.

La proposta di Samaras di alleanza con il partito della sinistra radicale Syriza, primo partito dell’opposizione in parlamento, è stata respinta.
Il dirigente di Syriza, Alexis Tsipras, ha dichiarato che non vi può essere alcun governo con la destra, che sostiene le misure di rigore economico respinte dal popolo.
Nella serata di ieri Samaras si è scontrato anche con il rifiuto del capo della sinistra democratica, Fotis Kouvelis, il cui partito, Dimar, si dice pro-europeo e ha ottenuto il 6.10% dei voti, entrando in Parlamento per la prima volta.
Dopo l’incontro con Samaras, Kouvelis ha spiegato che rifiuta di partecipare a un governo di coalizione destra-Pasok, incompatibile con la volontà del popolo greco.
I rappresentanti del partito comunista e del partito dei greci indipendenti non hanno nemmeno voluto incontrare Samaras.
Solamente con i socialisti del Pasok, Nuova Democrazia non raggiunge la maggioranza.

Il primo ministro greco uscente, Lucas Papademos, ha ricordato lunedì che la Grecia ha bisogno di stabilità, necessaria a portare a termine gli impegni avviati per uscire dalla crisi.
Il mandato per la costituzione del governo verrà affidato martedì a Alexis Tsipras, il cui partito Syriza è giunto secondo.
Tsipras tenterà di formare un governo marcatamente di sinistra, che punterà a rinegoziare le misure di austerità con i partner europei e chiederà l’annullamento di parte del debito greco.
Se anche Tsipras fallirà, l’incarico verrà affidato al terzo classificato, il Pasok. Se anche i socialisti non giungeranno a formare il governo, il capo di Stato convocherà i dirigenti dei partiti parlamentari per una riunione di crisi. Si potrebbe quindi giungere a nuove elezioni anticipate.