Warning: Attempt to read property "post_excerpt" on null in /home/clients/d43697fba9b448981cd8cd1cb3390402/web/content/themes/newsup/single.php on line 88

Manca ormai poco più di un mese all’apertura della galleria Vedeggio-Cassarate, la cui inaugurazione ufficiale è prevista il prossimo 26 luglio 2012.
Fervono i preparativi per la messa a punto del nuovo Piano della Viabilità del Polo (PVP) che prevede misure di incentivo dell’utilizzo dei mezzi pubblici, nuovi sensi di marcia, l’introduzione di una nuova segnaletica, park & ride e nodi intermodali di scambio fra diversi vettori.

Per il cittadino luganese una rivoluzione copernicana come non se n’erano viste da almeno 40 anni.
Come andrà, la domanda ricorrente. Sicuramente e forzatamente meglio di prima con un nuovo asse di penetrazione in città.
È evidente che all’inizio non tutto filerà subito liscio e si richiederanno agli automobilisti sacrifici e spirito di sopportazione. Ma dopo gli aggiustamenti del caso e l’adattamento alle nuove abitudini l’assetto complessivo certamente migliorerà e si potranno misurare i primi risultati positivi.
Se talune scelte dovessero rilevarsi poco azzeccate, non bisogna gridare allo scandalo ma semplicemente ritoccare per ottimizzare.

D’altro canto i numeri non lasciano alternative e sono impressionanti: 210’900 transiti di auto al giorno in entrata e in uscita, di cui 66’800 provenienti da sud, 71’800 da nord e 72’300 da altre vie.
Le statistiche attestano che il traffico veicolare aumenta ogni anno di circa l’1.5%. Il 12% di aumento in quasi 10 anni, e circa 21’000 veicoli che circolano in più sulle nostre strade. Viene inoltre stimato in quasi 4 ore alla settimana il tempo trascorso in auto, o in coda o alla ricerca di un parcheggio.
Mezza giornata che potrebbe essere impiegata altrimenti, al lavoro o in attività del tempo libero.

Gli obiettivi perseguiti sono chiari: la ridistribuzione del traffico veicolare, la riduzione di quello di transito e parassitario, un utilizzo più spinto e mirato del mezzo pubblico. Per incrementare l’uso di quest’ultimo occorre un netto cambio di mentalità e un nuovo approccio alla tipologia degli spostamenti in città.
È fatto notorio che il ticinese fa fatica a spostarsi con i mezzi pubblici. Anche per un breve tragitto adopera l’auto contribuendo a congestionare le strade.
È necessario slegarsi dagli schemi del passato e dare il proprio contributo personale per realizzare una nuova mobilità integrata, con flussi di traffico gestiti in modo più efficace, passando dal trasporto privato a quello pubblico fino alla mobilità lenta (percorsi ciclabili e pedonali).
Le scelte individuali diverranno determinanti per il successo di questo sistema di mobilità.
Per questi motivi il PVP punta principalmente sulla comunicazione. Tanto più il cittadino conoscerà le variegate offerte di mezzi pubblici in città e le linee presenti sul territorio, quanto più sarà spronato a farne uso.
Parimenti i prezzi giocano un ruolo fondamentale e l’ente pubblico deve sforzarsi di tenerli bassi per incentivarne l’impiego.

La parola chiave è mobilità sostenibile, ovvero applicare modalità di spostamento in grado di diminuire gli impatti ambientali, sociali ed economici generati dai veicoli privati per accrescere la qualità di vita di chi vive in città ma anche di coloro che vi lavorano.
Tutto ciò per evitare l’inquinamento atmosferico ed acustico, le emissioni di gas serra, il degrado delle aree urbane, l’incidentalità e uno scriteriato consumo del territorio (strade ed infrastrutture).
In definitiva condizioni viarie efficienti per la popolazione migliorano considerevolmente la qualità di vita in città e costituiscono un essenziale tassello di sviluppo, benessere e sicurezza in un ambiente pulito e godibile.

Roberto Badaracco
Capogruppo PLR CC Lugano e deputato PLR Gran Consiglio