L’assemblea dell’Ente Turistico Ticinese, riunita ad Airolo in una brutta giornata d’estate con temperatura gelida intorno ai 10 gradi, ha nominato gli 8 membri del CdA che le spettavano. I loro nomi sono: Marco Huber, Marco Berini, Fernando Brunner, Ivan Zorloni, Simone Patelli, Rolando Vonlanthen, Nadia Fontana Lupi e Giorgio Marcionni. Sono rimasti esclusi Carlo Fontana e Germano Mattei. Un punto essenziale: altri 7 membri del CdA saranno nominati dal Consiglio di Stato.

Molto più importanti dei nominati sembrano essere i due candidati, che hanno spontaneamente ritirato la loro candidatura. Essi sono Bruno Lepori per l’Ente del Luganese e Aldo Merlini per l’Ente del Lago Maggiore. Il loro ritiro assume l’aspetto di un gesto dimostrativo e viene accompagnato da una lettera dai toni alquanto duri, che riproduciamo integralmente.


“Con la presente l’Ente turistico Lago Maggiore e l’Ente turistico del Luganese, con il sostegno del Municipio di Lugano, ritirano la candidatura dei rispettivi presidenti Aldo Merlini e Bruno Lepori al Consiglio d’amministrazione di Ticino Turismo.

Con questo gesto forte, si intende ribadire che con l’avvento della nuova legge sul turismo l’attuale ruolo di Ticino Turismo deve venire a cadere, o quantomeno deve essere completamente ridefinito e ridimensionato. La gestione del marketing deve tornare alle destinazioni e ai territori che le rappresentano. Esse sono le vere artefici del proprio sviluppo turistico, creano e conoscono il prodotto turistico e le reali esigenze dei turisti che le scelgono come mete di vacanza.

Le scelte politico-strategiche di tipo centralistico dell’ultimo decennio hanno dimostrato che la netta separazione di compiti e competenze tra gli ETL e Ticino Turismo non ha per nulla giovato allo sviluppo turistico del nostro Cantone. Abbiamo assistito negli ultimi anni ad una palese centralizzazione verso Ticino Turismo non solo delle risorse per la promozione, ma pure delle decisioni strategiche e operative relative al marketing. Le strategie di sviluppo turistico vanno elaborate, sviluppate e implementate dagli operatori turistici regionali e dalle istituzioni che vivono il territorio nel quale operano, in collaborazione con i vari attori coinvolti.

In questo contesto, l’Ente turistico Lago Maggiore, l’Ente turistico del Luganese, come pure il Municipio di Lugano, ritengono sia necessario un cambiamento rapido, chiaro e netto ad un’impostazione dimostratasi inefficace. Essi ribadiscono la propria disponibilità a collaborare alla redazione della revisione della Legge sul turismo basata su presupposti completamente diversi da quelli attuali.”



Alla direzione all’era Gagliardi fa seguito l’era Elia Frapolli. Laura Sadis, obbligatoriamente conciliante di fronte alle aspre polemiche, ha cercato di smorzare i toni. Il direttore uscente Gagliardi (che 9 anni fa è succeduto all’ing. Stinca) si è mostrato invece amareggiato e deluso. La migliore dichiarazione l’ha fatta Marco Solari, che ha detto: «Tutti hanno capito che l’ETT non si scioglierà come una zolletta di zucchero in un bicchier d’acqua»

Un’ultima osservazione, che viene del tutto spontanea. Il Consiglio di Stato ha ancora 7 colpi da sparare, nel caricatore della sua pistola…