Il 4 luglio 2012 il CERN ha annunciato ufficialmente di avere scoperto (cioè individuato sperimentalmente) il bosone di Higgs, detto anche “la particella di Dio”, con una probabilità del 99,99997%, ciò che corrisponde a una probabilità di errore di 3 su 10 milioni.

Giornata storica per la Fisica e per tutto il pensiero umano? Parrebbe proprio di sì. Senonché uno dei più celebrati fisici mondiali, il professor Stephen Hawking, ha un’idea un po’ diversa e ha dichiarato alla BBC: “Questa scoperta è degna del premio Nobel. Tuttavia bisogna ammettere… che le più grandi scoperte della fisica provengono da esperimenti che danno risultati inattesi”. Sembra addirittura che Hawking abbia scommesso 100 dollari sulla non-scoperta del bosone di Higgs!

Dal canto suo Futura-Sciences, un importante sito scientifico, ha scritto alcune settimane prima che l’annuncio del CERN avesse luogo: “Sarebbe deludente se trovassero anche un solo bosone di Higgs munito delle proprietà previste dal cosiddetto modello standard. In tal caso l’LHC (il super-acceleratore di Ginevra) non potrebbe servire ad aprirci la strada verso una nuova fisica”. E questo, nella sostanza, è puro Hawking-pensiero. Ricordiamo che il famoso fisico e cosmologo, affetto dalla malattia di Charcot, da anni è in grado di esprimersi solo attraverso un computer.

Il bosone di Higgs fu ipotizzato dal fisico scozzese Peter Higgs nel 1964. La sua esistenza è fondamentale nel quadro del modello standard della fisica delle particelle. Esso è in grado di “spiegare” perché certe particelle hanno una massa, e altre no.