Gesù passò vicino a Levi e gli disse semplicemente Seguimi. E Matteo, alzatosi, lo seguì.

Nel 1503, il Museo dell’Opera di Firenze diede a Michelangelo Buonarroti l’incarico di scolpire i 12 Apostoli a grandezza superiore del naturale. Le statue, di un’altezza di circa 210-215cm, sarebbero poi state collocate nelle nicchie nei pilastri sotto la cupola del Duomo fiorentino.


La prima statua che Michelangelo scelse di scolpire fu quella dell’Apostolo Matteo. Iniziò l’opera ma non la portò a termine, preso da altre commissioni (foto a lato).
Michelangelo aveva scelto di iniziare la serie degli Apostoli proprio con San Matteo perché a lui veniva attribuito il primo Vangelo.

Scrive Irving Stone nel suo capolavoro Il tormento e l’estasi : “Nei primi disegni (Michelangelo) l’aveva raffigurato come un sereno uomo di studio con un libro in mano e il mento nell’altra.
Dopo alcune scalpellate, l’incertezza l’aveva dissuaso dal proseguire. Ora capiva il perché : la figura storica gli sfuggiva. Il suo Vangelo, nonostante il posto d’apertura occupato nel Nuovo Testamento non poteva essere stato il primo, in quanto egli aveva derivato molte cose da Luca; si diceva che fosse stato vicino a Gesù ma aveva scritto il suo libro soltanto cinquanta o settant’anni dopo la tragedia del Golgota…
Andò a esporre i suoi dubbi al Bichiellini. “Tutto, su San Matteo, è controverso – egli disse – Era Levi, l’esattore al servizio di Erode Antipa? Forse sì, forse no.
L’unico ragguaglio che si abbia sul suo conto, all’infuori del Nuovo Testamento, è in greco e contiene un errore; dice che Matteo compose gli Oracoli in lingua ebraica. Essi furono invece scritti in greco, ad uso degli ebrei che parlavano questa lingua, per dimostrare loro che l’avvento di Gesù era stato ripetutamente predetto nel Vecchio Testamento.”

Nella biografia di San Matteo si dice che fosse un pubblicano, ossia un appaltatore di tributi per i terreni pubblici, attivo presso l’antico porto lacustre di Cafarnao in Palestina.
La categoria di cui faceva parte era tra le più odiate, perchè a quell’epoca gli esattori delle tasse pagavano in anticipo all’erario romano le tasse del popolo e poi si rifacevano come usurai sulla popolazione.
Alcuni studiosi pensano che in origine il suo nome fosse Levi e che Gesù lo abbia chiamato Matteo quando divenne suo apostolo: in ebraico antico o aramaico, Matteo significa dono di Dio.