Lorenzo Quadri si rivolge dal suo sito ai leghisti, ma noi pensiamo che il suo articolo possa essere riproposto a un pubblico ideologicamente più vasto. Questo portale non è in alcun modo leghista, né si appresta a diventarlo. Ma a noi piace Lorenzo Quadri. Certe sue idee possono apparire discutibili ma il suo linguaggio diretto e fiero contrasta alla grande con il deprimente balbettìo di coloro che pensano che sia “politicamente corretto” vergognarsi del proprio paese.


Care amiche e cari amici,

Quest’anno ricorre il ventesimo anniversario della votazione che vide il popolo svizzero rifiutare l’adesione allo Spazio economico europeo. Fu, quella, una delle prime, grandi vittorie della Lega contro gli eurobalivi. Lega che contribuì in modo determinante al risultato ticinese, il quale fu a sua volta determinante per il risultato nazionale. E’ grazie a questo primo, chiaro No che la Svizzera ha potuto conservare la propria sovranità ed indipendenza.

Sovranità ed indipendenza che però oggi sono nuovamente minacciate da un Consiglio federale che ha fatto della calata di braghe davanti a tutto e tutti – compresi degli Stati falliti – un vero e proprio credo. Dallo scorso primo agosto, la Lega ha portato a casa dei risultati importanti, raddoppiando la propria rappresentanza in Consiglio nazionale ed aumentando in maniera considerevole il numero dei propri municipali. Dopo oltre 20 anni, la gente si accorge che le nostre battaglie sono giuste, ed esce allo scoperto.

Nei prossimi 12 mesi ci aspettano sfide altrettanto importanti. Penso alla votazione sulla Tredicesima AVS in calendario il 23 settembre. Una battaglia molto difficile, ma che dobbiamo combattere fino in fondo, nell’interesse dei nostri anziani, di coloro che hanno costruito la nostra società ma ciononostante si trovano, in età avanzata, a dover ancora contare il centesimo. Si tratta di riconoscere i meriti di queste persone. Anche creando delle disparità. Sì, perché è giusto che i nostri anziani ricevano qualcosa in più rispetto ai troppi approfittatori stranieri che, appena arrivati in Svizzera, cominciano subito a mungere il nostro Stato sociale, senza aver mai dato nulla in cambio. E, se a seguito di queste proposte ci accusano di populismo e di xenofobia, allora dobbiamo essere fieri di essere populisti e fieri di essere xenofobi.

Un’altra battaglia importante, altrettanto difficile di quella per la Tredicesima AVS, è il Referendum contro gli sciagurati accordi fiscali internazionali con Germania, Regno Unito ed Austria, attualmente in fase di raccolta firme. E se non avete ancora firmato, firmate tutti! In gioco ci sono almeno 4000 posti di lavoro sulla piazza finanziaria ticinese, con tutti gli indotti connessi. E non solo questo: in gioco c’è anche la nostra sovranità e la nostra indipendenza.

Noi non vogliamo diventare gli sguatteri degli Stati Uniti o dell’Unione europea, che è fallita. Noi diciamo “basta” ad una politica internazionale improntata al servilismo ad oltranza, una politica internazionale che scredita ed umilia la nostra Nazione! Fermiamo questo Consiglio federale che svende i propri concittadini, e le risorse del Paese che dovrebbe governare, a qualsiasi organo o ente estero che faccia un cip; compresi quelli falliti come l’Unione europea! Difendiamo, affermiamo e rivendichiamo la nostra sovranità, la nostra autonomia e la nostra indipendenza!

Nei prossimi 12 mesi ci attende anche un appuntamento elettorale della massima importanza: le elezioni comunali a Lugano e Mendrisio. Un appuntamento in cui dobbiamo dare il massimo. Perché i nostri nemici sono numerosi ed organizzati: dal partito delle tasse ai finti moralisti, dagli spalancatori di frontiere ai supporter della devastante libera circolazione delle persone, da chi assume frontalieri a basso costo lasciando a casa i ticinesi a chi vuole portarci nella fallita Unione europea, da chi ci riempie di finti asilanti a chi trama per abolire il nostro esercito di milizia, da chi criminalizza gli automobilisti a chi vuole chiudere il Gottardo per tre anni, dai cassamalatari ai distruttori della piazza finanziaria. E l’elenco potrebbe continuare a lungo.

Cari amici, le battaglie che ci aspettano, nel nome della nostra Patria che oggi festeggiamo, sono tante e difficili. Non facciamoci scoraggiare, ed anzi affrontiamole con determinazione sempre maggiore, senza lasciarci impressionare da quei falsi moralisti che negli armadi non hanno uno scheletro, hanno un intero cimitero!

Concludo citando un fatto di cronaca di questi giorni: la scorsa settimana in Vallese una carovana di zingari abusivi ha tenuto in scacco un intero paese, minacciando di morte gli abitanti e addirittura minacciando di incendiare il villaggio. Le forze dell’ordine non sono state capaci, o non hanno voluto, cacciare 60 roulottes. Gli abitanti del paese sono stati lasciati allo sbaraglio davanti al sopruso! Questo è un bruttissimo segnale, che indica fino a che punto non siamo più padroni in casa nostra.

A segnali di questo tipo dobbiamo reagire con energia, ribadendo con orgoglio la difesa della nostra nazione, della nostra gente, delle nostre tradizioni, di quel che resta del nostro benessere, dei nostri posti di lavoro, della nostra sicurezza. E soprattutto – questo è davvero fondamentale – ricordandoci di essere svizzeri non solo oggi primo agosto, ma tutti i giorni dell’anno!

Buona festa nazionale a tutti!

Lorenzo Quadri