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L’avvocato ginevrino Douglas Hornung ha inoltrato una denuncia contro il Consiglio federale nell’ambito della trasmissione dei dati bancari della banca HSBC agli Stati Uniti.

Il 4 aprile scorso, il Consiglio federale aveva autorizzato le banche svizzere coinvolte nel conflitto fiscale con gli Stati Uniti, a collaborare attivamente con le autorità americane.
A seguito di questa autorizzazione, allo scopo di evitare le gravi conseguenze penali ventilate dalle autorità fiscali statunitensi, Credit Suisse, Julius Baer, HSBC Private Bank (Suisse) SA, Banca cantonale di Zurigo e Banca cantonale di Basilea città avevano consegnato al Dipartimento statunitense di Giustizia i dati di circa 10mila loro collaboratori : tutti questi avevano avuto contatti e relazioni d’affari con la clientela americana.

L’avvocato Hornung difende gli interessi di una quarantina di collaboratori e ex impiegati di Credit Suisse, HSBC e Julius Baer.
“Ai miei clienti ho consigliato non solo di non recarsi negli Stati Uniti – aveva dichiarato qualche giorno fa l’avvocato ginevrino per sottolineare la delicatezza della situazione – ma addirittura di non uscire dalla Svizzera.”
Hornung ha inoltrato la sua denuncia venerdì scorso al Ministero pubblico della Confederazione. Una denuncia che fa seguito alle pratiche giudiziarie avviate all’inizio di giugno da un ex collaboratore della banca HSBC di Ginevra.
Questi accusa i vertici della banca di violazione del segreto bancario, di crimine contro lo Stato e di consegna di informazioni nazionali a un governo estero.

“Le banche sapevano che comunicare questo genere di dati è contrario al diritto svizzero – ha detto Hornung, aggiungendo che autorizzandone la consegna il Consiglio federale ha contribuito a infrangere gli stessi articoli del codice penale.
Da qui la decisione di denunciare il governo federale in corpore : “Qualche anno fa una Consigliera federale aveva dovuto dare le dimissioni per molto meno – ha commentato Hornung.

(Fonte : Le Matin.ch)