“A settembre apriremo la tomba di Garibaldi e scopriremo se davvero lì, a Caprera, riposa ancora il suo corpo imbalsamato – ha annunciato Anita Garibaldi, pronipote del generale e condottiero morto a Caprera nel 1882.


La decisione arriva dopo due anni di attesa e con il consenso di gran parte degli eredi, scrive il quotidiano italiano La Stampa : Tutti i dubbi sulla tomba e la salma che contiene verranno presto risolti: la paura è di trovare al suo posto un pastorello sardo.
“Il mio bisnonno fu imbalsamato e sepolto lì contro il suo volere – commenta Anita Garibaldi – Voleva essere cremato in un terrazzino poco sotto, dove aveva raccolto legni profumati. Sognava che ogni italiano prendesse un po’ delle sue ceneri per seminarle nelle varie parti del paese e dar vita così alla nuova Italia.
… Centotrent’anni dopo la tomba è ancora lì.

“Mio padre mi disse che nel 1932 vide la salma, seppure con un braccio malmesso – dice Anita, raccontando però delle molte opposizioni alla riesumazione e di telefonate di minaccia arrivate anche di notte.
Il dubbio è che Garibaldi lì sotto non ci sia. L’equipe composta da antropologi e imbalsamatori è pronta a operare e, se necessario, a confrontare il Dna dei resti con quello di Claudio Garibaldi, diretto discendente del generale.
Che la tomba sia stata manomessa negli anni, per Anita non v’è dubbio : “Ma tutto il mondo ha diritto di sapere se lì c’è Garibaldi o un pastorello sardo. Se poi non vi fosse proprio nulla vorrebbe dire che qualcuno ha esaudito le sue volontà.”