Si dice che negli anni ’30 del 1800, Tenskwatawa, capo della tribù indiana degli Shawnee, lanciò una maledizione contro gli americani che avevano decimato il suo popolo. La “maledizione dell’anno zero”.
Prese venti pietre, ognuna rappresentava venti anni e le scagliò nel fuoco, dando il via a un ciclo di morte : “Un grande capo morirà in ogni generazione – disse Tenskwatawa. Per gli indiani venti anni rappresentano una generazione
.

Da quando il capo indiano lanciò la sua maledizione, in maniera consecutiva e a distanza di venti anni sette presidenti americani eletti o rieletti in un anno con finale zero sono morti, in maggior parte assassinati.

William Henry Harrison
Nono presidente degli Stati Uniti, è stato eletto nel 1840. Il discorso inaugurale che pronunciò al Campidoglio fu lunghissimo, parlò oltre due ore sotto una pioggia battente e un vento fortissimo. Si ammalò di polmonite. Morì il 4 aprile 1841.

Abraham Lincoln
16esimo presidente degli Stati Uniti, eletto nel 1860. Morì assassinato mentre assisteva a uno spettacolo in un teatro di Washington, il 15 aprile 1865.
L’uomo che gli sparò, un attore di nome John Wilkes Booth, lo colpì alla testa gridando “Sic semper tyrannis”, ossia “Così sia sempre per i tiranni”, la frase che avrebbe pronunciato Marco Giunio Bruto quando uccise l’imperatore romano Cesare nel 44 a.C.

James Garfield

20esimo presidente degli Stati Uniti, eletto nel 1880. Morì il 19 settembre 1881 per le infezioni conseguenti alle ferite causategli da Charles Guiteau, un avvocato che gli sparò, il 2 luglio di quello stesso anno, in una stazione ferroviaria di Washington.

William McKinley
25esimo presidente degli Stati Uniti, eletto nel 1900. Morì il 14 settembre 1901, per le ferite riportate una settimana prima, quando un anarchico di origini polacche, Leon Czolgosz, gli sparò mentre partecipava a una esposizione a Buffalo, nello Stato di New York.

Warren Harding
29esimo presidente degli Stati Uniti, eletto nel 1920. Morì il 2 agosto 1923 e c’è che dice fosse stato avvelenato, chi sostiene invece che fu vittima di un colpo apoplettico.

Franklin Delano Roosevelt
32esimo presidente degli Stati Uniti, nel 1940 era stato eletto per un terzo mandato consecutivo. Morì il 12 aprile 1945, poco dopo la sua quarta rielezione, per emorragia cerebrale.

John Fitzgerald Kennedy
35esimo presidente degli Stati Uniti, eletto nel 1960. Morì assassinato a Dallas, nel Texas, il 22 novembre 1963.

Ronald Reagan, eletto alla Casa Bianca nel 1980, fu il presidente che spezzo’ la maledizione quando sopravvisse all’attentato del 1981, due mesi dopo essere entrato in carica.
Gli scettici argomentano che si tratta solo di coincidenze e che non esiste alcuna prova della concretezza della “maledizione dell’anno zero”.
Chi invece ci crede replica chiedendo “quante sono le probabilità che ogni venti anni, a partire dal 1840 e sino al 1980, sia morto un presidente eletto?”
Gli antropologi intervengono argomentando che esistono persone che possono provocare danni ad altre, ucciderle o farle ammalare a distanza, attraverso maledizioni e sortilegi.
“Non credo che quella del capo indiano sia solo una leggenda – commenta lo scrittore statunitense Joel Martin – Noi esseri umani preghiamo perché accadano le cose che desideriamo e se esiste un potere positivo, esiste anche un potere negativo.”

(Fonte : Wikipedia/Le grandi profezie della Storia, Oscar Mondadori)