L’agenzia di rating statunitense Fitch Ratings entra nel dibattito sui rischi del cosiddetto “fiscal cliff”, il “precipizio fiscale” che attende gli Stati Uniti alla fine di quest’anno, quando scadranno gli incentivi fiscali introdotti nell’era Bush e si dovrà trovare un accordo sul tetto al debito americano, per evitare tagli automatici alle spese e aumenti delle tasse.


Il fiscal cliff potrebbe esercitare pressioni significative sulla crescita degli Stati Uniti nei primi mesi del prossimo anno. Nel peggiore dei casi si rischierebbe anche una nuova recessione provocato dalla scadenza degli sgravi dell’era Bush.
Per chi tra Obama e Romney vincerà la corsa elettorale di novembre, il quadriennio di presidenza si apre con una sfida maggiore : Se il governo di Washington non agirà in modo deciso per evitare un aumento del debito nella prima metà del prossimo anno, la “tripla A” degli Stati Uniti potrebbe essere realmente minacciata.

Secondo David Riley, direttore generale di Fitch Ratings, “è necessario risolvere la questione delle tasse e della spesa, si devono prendere decisioni e fissare un piano per ridurre deficit e debito in modo sensibile”.
Un anno fa l’agenzia di rating Standard & Poor’s aveva tagliato la valutazione degli Stati Uniti da AAA (massima sicurezza del capitale, qualità massima) a AA+ (rating alto, qualità più che buona) per la prima volta nella storia del Paese.
Il governo di Washington non aveva gradito e aveva minacciato S&P di gravi sanzioni penali.