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Michel Barnier, Commissario del Mercato interno europeo, spiega l’architettura del meccanismo di supervisione delle banche europee in un’intervista sul quotidiano economico francese Les Echos.

Di seguito alcuni passaggi dell’intervista

“Da qualche mese la creazione di un supervisore bancario europeo sembra diventata necessaria. E’ una proposta importante, storica – spiega Barnier – nell’approfondimento del progetto europeo. E’ anche essenziale per ritrovare una stabilità finanziaria di cui l’economia reale ha bisogno.
Si tratta della premessa necessaria per permettere la ricapitalizzazione diretta delle banche in stato di necessità.
Grazie alla possibilità di ricapitalizzare direttamente le banche tramite i fondi europei di soccorso, viene impedito che il debito delle banche aggravi il debito sovrano. Grazie a questo progetto potremo correggere gli errori dell’ultimo decennio.

La messa in opera della supervisione bancaria sarà progressiva. Il 1. gennaio 2013 si inizierà con tutte le banche che hanno un sostegno da parte del Meccanismo europeo di stabilità. In teoria, a partire da questa data sarà possibile la ricapitalizzazione diretta delle banche da parte dei fondi di salvataggio. In seguito, la supervisione unica verrà estesa a tutte le banche considerate sistemiche. Dal 1. gennaio 2014 il meccanismo si applicherà alle 6’000 banche della Zona euro.
Pensiamo che una supervisione debba essere operativa per tutte le banche. Molti problemi in questi anni sono giunti da banche non sistemiche, come Northern Rock, Dexia o Bankia.

Non si tratta di confidare tutte le questioni di supervisione alla Banca centrale europea. Il supervisore nazionale manterrà la competenza per incarichi senza conseguenze sulla stabilità finanziaria, come la protezione dei consumatori, ad esempio.
In seno alla BCE vi sarà un Consiglio di supervisione distinto dal Consiglio dei governatori. Il presidente di questo Consiglio dovrà rendere conto al Parlamento europeo.
La supervisione integrata è considerata il primo passo verso l’unione bancaria. Vogliamo proseguire verso un sistema maggiormente integrato. Questo dovrà passare dall’attuazione di un sistema europeo di fondi di garanzia di depositi e di fondi di risoluzione delle crisi bancarie. Su questi due punti sono in elaborazione due testi e spero vengano approvati rapidamente.

Proporremo agli Stati membri della Zona euro di progredire verso la solidarietà tra fondi di garanzia. Del resto è logico mettere in opera un’autorità europea di risoluzione delle crisi bancarie. Gli Stati membri hanno bisogno di questo progetto ma le nuove tappe d’integrazione devono essere fatte nell’ambito di un dibattito pubblico di fronte al Parlamento europeo e le Camere nazionali e non nel segreto degli uffici.”