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Il 23 settembre saremo chiamati ad esprimerci sull’iniziativa della Lega che promette di aiutare i nostri anziani. A prima vista sembrerebbe una cosa giusta, un segno di gratitudine e di rispetto per chi ha contribuito a costruire questo Cantone. In realtà questa iniziativa, presentata la prima volta quasi venti anni fa, non è altro che l’ennesima ingannevole illusione per l’elettorato ticinese.

Sono tante le cose non dette o le vere e proprie bugie legate a questa proposta avversata non perché proviene dalla Lega, ma semplicemente poiché si tratta dell’ennesima trovata elettorale per cercare di raccogliere qualche voto.
Due aspetti però vanno ribaditi in maniera forte e chiara.

In primo luogo non sarà una tredicesima AVS: 4 anziani su 5 non vedranno l’ombra di un franco! Praticamente solo chi già oggi riceve una prestazione complementare potrà averne diritto e non tutti i beneficiari di prestazioni AVS come invece si tende a far credere con slogan menzogneri.
Ed ecco la prima illusione (quella per cui tutti pensano di averne diritto) e la prima ingiustizia (per cui si va ad aiutare delle persone che già ricevono parecchie agevolazioni come ad esempio l’esonero dal pagamento delle spese mediche).

Secondariamente si cerca di far leva sul senso di gratitudine verso le generazioni che hanno costruito il nostro cantone: i “Noss vecc”. Un concetto forte che richiama tutti noi al senso di responsabilità verso chi con fatica e sacrifici ci ha consentito raggiungere un alto livello di benessere.
Peccato che anche questa sia una bugia o quantomeno una mezza verità.
Nella maggior parte dei casi chi ha lavorato tutta la vita beneficia della rendita AVS piena, e spesso di una rendita della cassa pensione.
Anche loro da questa iniziativa non vedranno un franco! Quindi proprio la maggioranza dei “Noss vecc” (9 ticinesi su 10!) non riceveranno niente, mentre altri saranno premiati.
In effetti in larga misura (più del 50%) saranno favorite le persone che per qualche ragione – lodevole o meno – si trovano dei buchi contributivi e quindi hanno lavorato meno degli altri. Non stupisce quindi che il 40% di chi si vedrà riconoscere questo versamento annuale sono stranieri, categoria che fisiologicamente presenta delle mancanze contributive.

Insomma per un pugno di voti si è disposti a tutto, anche ad ingannare le cittadine e i cittadini ticinesi, vendendo la favola che questa iniziativa andrà ad aiutare tutti i “Noss vecc”.

Alex Farinelli, segretario cantonale PLR