Tita Carloni è morto sabato all’ospedale di Mendrisio, dove era stato ricoverato a seguito di un ictus. Aveva 81 anni e verrà ricordato come uno dei più grandi architetti ticinesi.

Tita Carloni aveva collaborato attivamente con gli architetti locarnesi Luigi Snozzi e Livio Vac­chini (quest’ultimo scomparso nel 2007, all’età di 74 anni) così come con l’architetto Mario Botta.
Dal 1968 al 1991 aveva insegnato architettura all’università di Ginevra e per anni aveva fatto parte della Commissione cantonale della protezione dei monumenti e della Commissione federale delle belle arti.

Tita Carloni viene ricordato anche per il suo intenso impegno politico. Alla fine degli anni 1960 era stato tra i fondatori del Partito socialista autonomo, formazione composta da fuoriusciti del Partito socialista. Per il PSA, dal 1971 al 1978, era stato deputato in Gran Consiglio.

Assai importante è stato il suo impegno nella difesa del territorio e nella denuncia degli scempi edilizi perpetrati in Ticino. Senza remore ha sempre criticato chi usa il territorio come mezzo di speculazione.