Michele Bertini, consigliere comunale PLR a Lugano, è ampiamente il più giovane dei sette candidati 2013 al Municipio. Ha 27 anni ed è diplomato in Scienze politiche e Storia.


Se le grandi marche conquistano gli spazi commerciali privilegiati del centro, se i commerci della grande distribuzione insediano le iper-superfici del consumo nelle aree urbane periferiche, allora a noi resta solo la nostalgia e l’impotenza di fronte ai giganti del commercio? Credo di no! A noi, luganesi, resta la creatività e la voglia di intraprendere.

Perché non rivitalizzare il commercio nel centro città come nei quartieri, riportando sulla porta di casa i principali beni di consumo, il commercio a portata di cittadino-consumatore? Chi, rientrando la sera dal lavoro, non apprezzerebbe di trovare il panettiere aperto o di poter comprare il latte sotto casa? Chi non vorrebbe evitare di ricorrere al trasporto pubblico e all’auto privata, con un dispendio di tempo importante, per rifornirsi di beni di consumo corrente? Perché non riscoprire i negozi ambulanti per le zone periferiche, reinterpretando quell’intuizione che già fu di Gottlieb Duttweiler?

Non ho la soluzione in tasca, ma la voglia di riflettere con i luganesi su un possibile e diverso sviluppo commerciale con prodotti di qualità a prezzi ragionevoli, per un consumo a misura sia del cittadino – e dei suoi bisogni nelle diverse fasi della vita – sia dei quartieri della grande Lugano. Già sento qualcuno che mugugna: «Eh, bravo il giovanotto, ma metter su commercio richiede un capitale di base, delle competenze nel settore, degli spazi a pigione sostenibile…e poi la concorrenza…».

Per il capitale di base, a livello cantonale e regionale vi sono degli strumenti di sostegno all’autoimprenditorialità, evidentemente a condizioni ben precise; Lugano stanzia micro-crediti per la creazione di nuove attività e nuovi posti di lavoro (bando di concorso annuale).

Per i locali commerciali sarebbe opportuno sostenere il mantenimento di attività commerciali e artigianali quanto socialmente utili o l’insediamento di nuove iniziative in grado di stimolare la vitalità del centro città e dei quartieri. Ci sono spazi «storici» di Lugano che potrebbero essere rivalutati riorientando la loro destinazione: l’ex-macello, la masseria di Cornaredo, l’ex-mercatino Caritas… l’iniziativa privata e la Città potrebbero collaborare per attivare nuovi progetti con un interessante impatto socio-economico locale. Il panettiere o il macellaio di quartiere, quanto sarebbero importanti nella quotidianità dell’anziana signora rimasta sola per fare anche quattro chiacchiere di tanto in tanto! Quanto agevolerebbero le famiglie che acquisterebbero i generi di prima necessità sul tragitto casa-scuola-lavoro.

La Lugano delle grandi opportunità internazionali non deve dimenticare di favorire un’economia ancorata al tessuto locale, di mantenere la vitalità residenziale sul suo territorio e per i suoi abitanti, una vitalità che si addica a tutte le componenti sociali che convivono nel polo.

Michele Bertini