Il PPD contro l’i­niziativa popolare della Lega sugli sgravi fiscali, in votazione il prossi­mo 3 marzo.

Sull’edizione odierna del Corriere del Ticino il Consigliere di Stato Paolo Beltraminelli spiega l’opposizione del suo partito : “È un’iniziativa mal­fatta, perché costosa, mal calibrata e con un effetto boomerang.”
“Se fosse approvata – si legge ancora sul CdT – la riforma comporterebbe minori entrate di 191 mi­lioni di franchi per il Cantone e di 150 per i Comuni.
“Il Cantone si vedrebbe raddop­piare il deficit, mentre per i Comu­ni rischia di esserci l’effetto che si è verificato nella città di Lucerna: dopo l’approvazione degli sgravi sul piano cantonale i lucernesi si sono aumentati le imposte a livello cittadino – Beltraminelli ha pure confermato che un eventuale accoglimento dell’ini­ziativa si tradurrebbe in un aumen­to delle imposte per circa 20mila contribuenti.

L’iniziativa, gli ha fat­to eco il presidente Giovanni Jelmi­ni, è insostenibile e provocatoria, ma ciò non toglie che sia auspica­bile una revisione totale della Leg­ge tributaria, magari ancora nel corso della legislatura.
Anche il consigliere nazionale Fabio Regaz­zi, pur dicendosi contrario all’ini­ziativa ha detto che occorre una riforma della fiscalità, perché su questo fronte il Ticino «si trova in grave ritardo» ri­spetto al resto della Svizzera.
“Per le persone giuridiche siamo nel gruppetto di coda, mentre per i redditi medio alti delle persone fisiche siamo fra i Cantoni in cui si paga di più.”