Boris Bignasca dalle colonne di questo giornale ha asserito che nel Partito liberale – radicale (PLR) manca quel rinnovamento che al contrario, a suo dire, sarebbe presente nella Lega dei Ticinesi. Elenca pure una serie di nominativi di personalità di spicco del suo partito che rappresentano quel cambiamento che ogni partito dovrebbe portare avanti con decisione. Nulla da eccepire a tale lista. I nomi sono sicuramente di persone valide e capaci e che in questi ultimi mesi hanno saputo mostrare il loro valore politico. Quello che però non trovo del tutto corretto è che egli si permetta di fare delle considerazioni poco veritiere sul PLR.

Il PLR, fondato in Svizzera nel 1848 e nel Canton Ticino nel 1890, ha il pregio di potersi considerare uno dei partiti storici del nostro Paese. Ha approvato la moderna costituzione federale nel 1848 attraverso l’impulso decisivo dei suoi sette membri in Consiglio federale e ha avuto l’onore, a livello cantonale, di ricoprire a più riprese quattro seggi in Consiglio di Stato all’inizio del secolo scorso.

Ha altresì avuto personalità politiche di primo piano attive nel campo economico, sociale, educativo e giuridico. Come non ricordare, ad esempio, le due grandi figure di Stefano Franscini e Giuseppe Buffi, fautori entrambi di importanti innovazioni nel sistema educativo?

Ma cosa significa concretamente tutto ciò? Il PLR è un partito che ha più di cent’anni e alcuni dicono sia vecchio e da rottamare. Ritengo invece che abbia l’esperienza e la saggezza per capire che il rinnovamento è necessario ed auspicabile per continuare a garantire quella responsabilità di governo – a livello federale, cantonale e comunale – che tante cittadine e tanti cittadini gli chiedono di continuare ad avere anche nei prossimi anni.

Le liste per il Municipio e per il Consiglio comunale di Lugano presentate alla stampa lo scorso 13 dicembre mostrano chiaramente come il PLR abbia intrapreso la strada del rinnovamento, inutile negarlo. Oltre al sottoscritto – 33 anni, fiduciario e docente all’USI di Lugano è possibile trovare altri nomi di persone che con passione, coraggio, buon senso e fiducia, si mettono a disposizione per le prossime elezioni cittadine.

È ormai dal 1948 che il PLR è partito di maggioranza relativa nella Città di Lugano e da 60 anni a questa parte abbiamo saputo sempre e comunque rinnovarci, assicurando benessere sociale ed economico a tutti i cittadini luganesi. Ci presentiamo ai blocchi di partenza con una squadra molto motivata ed un capolista, il Sindaco uscente Giorgio Giudici, intenzionato ad essere riconfermato.

Il rinnovamento passa attraverso una giusta combinazione tra volti nuovi e persone con esperienza per garantire al meglio quel ricambio generazionale che la società civile e i cittadini chiedono ai vari partiti politici. Le liste del PLR manifestano senza dubbio questa intenzione. Per la Città di Lugano serve dunque una politica del fare concreta e realista, nonché certezze e forze responsabili che sappiano affrontare i prossimi anni in maniera decisa e propositiva senza per questo rinunciare all’inderogabile spirito di collaborazione e di ricerca del consenso tra le forze politiche e gli altri importanti soggetti istituzionali ed associativi presenti nel panorama politico luganese.

Tobiolo Gianella, economista, docente all’USI, candidato PLR al Consiglio comunale di Lugano

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In questa bella fotografia Gianella appare tra Paola Masoni (elegantissima) e ReGiorgio.

Dietro fa capolino Michele Bertini, candidato PLR al Municipio.