Intervistare un politico che sverna alle Canarie – soprattutto se l’uomo di vecchio stampo è poco portato all’informatica e neppure è connesso internet – non è impresa facile. Con l’ausilio di un servizio di piccioni viaggiatori ci siamo – faticosamente – riusciti. Le risposte del presidente onorario dell’UDC Ticino alle domande del professor De Maria assumono spesso toni assai duri, che noi – dopo riflessione – non abbiamo toccato. Dopo tutto, chi si affanna alla ricerca del POLITICAMENTE CORRETTO… non busserà mai a quella porta!


Francesco De Maria  Ci parli dell’isola felice dove trascorre l’inverno. E come passa le sue giornate?

Gianfranco Soldati  Tenerife:  isola delle Canarie, grande come il Canton Ticino, 980’000 residenti e 1  mio di turisti presenti mese per mese sul terreno, 12 mio all’anno. Divisa da madre natura in Norte, assai piovoso e quindi verde, e Sur, molto secco  e a periodi quasi desertico, ma sottoposto ad eccessi di edificazione pazzeschi, come gli spagnoli hanno fatto anche sulle loro coste e isole mediterranee. Al Sur clima ideale, dicono sia il migliore del mondo, perché mancano quasi completamente gli eventi meteorologici catastrofici.  Al centro dell’isola un vulcano spento da 300 anni, meraviglioso, il TEIDE, 3’718 m per il picco situato in un cratere di 20 km di diametro.

Siamo convinti che, forse munito di un potente cannocchiale, lei stia guardando da lontano la sua patria. Che cosa vede esattamente? Un paese saldo? Un paese in pericolo? Un governo affidabile? Un popolo fiducioso?

GS  Un paese  saldo, con un governo debolissimo, un parlamento debole e dei media troppo spostati a sinistra perché i giornalisti se vogliono far carriera devono      essere di sinistra, visto che i loro padroni di destra sanno che a destra va tenuto solo il portafoglio e tengono il resto a sinistra.

Come giudica il comportamento del Consiglio Federale in questi anni recenti, con specifico riferimento alla “guerra fiscale” con Stati Uniti, Germania e altri paesi? Quali sono stati i cedimenti più disastrosi?

GS  In una guerra, fiscale o altra che sia, il contendente più debole deve salvarsi come meglio può. Cedimenti sono inevitabili. Tutto dipende dalla misura.      Tradire la fiducia di chi aveva deposto LEGALMENTE i suoi soldi nelle nostre banche come ha fatto il Consiglio federale è e rimane una vergogna. Alle nostre banche, pubblicamente “sputtanate” dal loro Governo, resta solo la possibilità di salvarsi fornendo servizi migliori di quelli della concorrenza. Penso che ricorrendo alle nostre qualità caratteristiche (laboriosità, serietà, affidabilità, competenza) le nostre banche riusciranno in futuro a rimettersi in sesto, agli altissimi livelli mondiali occupati  fino a pochi anni fa.

Che cosa risponde a coloro che dicono: “Bisognava piegarsi. Non si poteva agire diversamente”?

GS  Certo che bisognava piegarsi, messi di fronte a potenze che non vanno certo per il sottile quando si tratta di far prevalere i propri interessi. Ma non si doveva farlo, mi si scusi la caduta di stile, abbassando i pantaloni.

Lei ha seguito l’odissea della Wegelin, incominciata repentinamente nel gennaio 2012 ? Vuole commentarla?

GS  Caduta della Wegelin. Per me una brutta sorpresa, visto la stima in cui tenevo e tengo il suo principale accomanditario, Konrad Hummler, di cui leggevo da anni i gustosi e istruttivi commenti sulla situazione dell’economia e della finanza mondiali. Errare humanum est.

Che cosa resta, oggi, del mitico segreto bancario svizzero?

GS  Resta il mio commento, che è più segreto e lo resterà.

Per la Svizzera l’Unione Europea potrebbe essere definita, verdianamente, come “croce e delizia”. Partner commerciale importantissimo e fondamentale della Confederazione, l’EU oggi la circonda completamente, la incalza,  addirittura la minaccia. Quale strategia può offrirci una via di salvezza?

GS  Molto più croce che delizia, questo è certo. Le minacce dell’UE alla Svizzera sono ruggiti di topolini. Non perchè noi si sia leoni, ma per il fatto semplice e inoppugnabile che la nostra bilancia dei pagamenti, globalmente positiva di oltre 20 miliardi di franchi, nei confronti dell’UE è in rosso di oltre 40 miliardi. Siccome c’est l’argent qui fait la guerre, possiamo permettere ai vari Steinbruck, Schultz, Di Rupio e consorti di ruggire a (loro) piacimento. Preoccupante in questo contesto è solo la Giuda in gonnella che abbiamo al Dipartimento delle finanze.

Le elezioni italiane incombono (24-25 febbraio) al termine di una campagna elettorale breve e convulsa. I grandi nomi sono tre: Bersani, Monti e… Berlusconi (chi si rivede!) Ci regali la sua previsione: che cosa succederà?

GS  Pensavo che il personaggio politico italiano più ripugnante che avessi mai conosciuto fosse e sarebbe rimasto Oscar Luigi Scalfaro. Mi sbagliavo: Monti lo ha superato, e di parecchie lunghezze. Pronostico Berlusconi, forse perché auspico che il prossimo uomo forte della destra possa essere Angelino Alfano. Ad ogni modo, se le prossime elezioni dovessero spazzar via personaggi tipo il  parolaio Casini, l’orribile Fini, il balbuziente nella lingua e nel cervello Di Pietro, con un pizzico abbondante del magistrato settario e fanatico a nome Ingroia, sarei contento, qualunque sarà l’esito della votazione.

Di Pietro, de Magistris, Ingroia, …  Si allunga la lista dei magistrati che tentano di far carriera in politica. Spesso certa stampa li dipinge come “eroi”, ciò che sarebbe se non altro da verificare. Qual è la sua opinione su questo fenomeno?

GS  Il mondo politico italiano, e mi scuso con i molti amici italiani, è ‘na “monnezza”. Sola cosa che possa fare ancora più schifo è la magistratura italiana. Se i magistrati in politica riescono a far carriera, sempre a casa loro si ritrovano. Passano, purtroppo, da un immondezzaio all’altro. Lo dico scusandomi sinceramente con i pochi politici e i molti magistrati onesti.

Avanza a mo’ di tsunami la legalizzazione delle nozze omosessuali: in Francia (affinché siano onorate le promesse di Hollande), in Inghilterra. Nichi Vendola dalla Puglia rilascia dichiarazioni commosse ed entusiastiche. Marcello Veneziani si domanda: “Possibile che sia questo il problema primario di questo inizio di millennio?” Che ne pensa?

GS  Per me non fa dubbio che gli omosessuali abbiano tutti, dico tutti i diritti degli eterosessuali, da quello di essere rispettati a quello di veder legalizzate le loro unioni. Matrimonio, in lingua italiana e per me, rimane quello tra un uomo e una donna. Per gli omosessuali si poteva parlare di unione e basta, ma il “mainstream”, il perbenismo e il “politicamente corretto” imperanti hanno imposto che anche l’unione omosessuale assurgesse al rango di matrimonio. Secondo le teorie junghiane un sottofondo di complesso d’inferiorità?

Lei ha presieduto l’UDC cantonale (primo presidente del “nuovo corso”) e ne è oggi presidente onorario (come il dr. von Wyttenbach).  Ma lei è anche medico. Valuti dunque lo stato di salute del partito in questo inizio di 2013.

GS  Uno stato di salute buono. Mi è piaciuta la decisione di scendere in pista da soli a Lugano, la politica comunale essendo sempre una lotta di potere di indirizzo amministrativo. A livello cantonale, dove l’ideologia assume maggior importanza, sono anche contento dell’attuale conduzione del partito, auspicando solo un pizzico di aggressività in più.

Dopo il trionfo elettorale dell’ottobre 2007 la catastrofe di dicembre. La mia impressione è che l’UDC svizzera non si sia mai completamente ripresa da quel terribile colpo “sotto la cintura”.  Anche la situazione attuale del partito, soprattutto a livello di governo, sembra altamente insoddisfacente. Non era meglio per l’UDC (come ho sentito dire apertamente da Freysinger) lasciare del tutto il Consiglio Federale?

GS  La catastrofe di dicembre è stata inventata dai media, in particolare da quella cloaca che fa capo a Michael Ringier e Frank A. Meyer. A livello di Governo sono contento, anzi contentissimo di Maurer, che è il solo consigliere federale sprovvisto di titolo universitario, ma che da tipico contadino (è stato segretario della loro associazione) ha le scarpe grosse e il cervello fino. Lo sta dimostrando con il progetto di acquisto dei Gripen. Che molti non gli riconoscano le qualità che ha è solo per ottusa avversità partitica e  perché non sono in grado di capire, ma prima o poi capiranno anche loro. Lasciare il CF era e rimane un’opzione, che rifiuto però perché sarebbe un regalo ai partiti di centro che proprio non lo meritano. Errori nella scelta di personaggi, primo fra tutti quello di candidare al Consiglio federale un gaglioffo come Zuppiger, mi hanno fatto inorridire. Toni Brunner è un personaggio favoloso, ma l’esperienza resta esperienza anche per lui: non la si può ricevere, bisogna acquisirla con l’indispensabile aiuto del Dottor Tempo.

L’astro del grande leader Christoph Blocher è tramontato? (o sta tramontando)? Quali sono le personalità dell’UDC federale che lei ama/rispetta di più?

GS  Blocher è sul fronte da più di 30 anni, sempre in prima fila. E`stato e rimane un “Alpha-Tier”, malgrado l’età. Più di 30 anni sono molti anche per un politico del suo calibro. Naturale che comincino a levarsi voci di nemici e falsi amici che gli consigliano il ritiro “tempestivo”. Io auspico che rimanga e lo ringrazio pubblicamente per quel che ha fatto, non per l’UDC, ma per il Paese. Nell’ordine: Blocher, Maurer, Mörgeli e Brunner.

Che cosa pensa di Eveline Widmer-Schlumpf? Dopo un’elezione ottenuta con metodi a dir poco discutibili si può dire che in cinque anni si sia riscattata?

GS  Bella domanda. Credevo e credo di conoscere abbastanza bene la lingua italiana, e mica male anche francese e tedesco. In nessuna delle tre lingue trovo un termine adeguato per esprimere tutta l’avversione, addirittura fisica, che provo nei confronti di questa signora. Talmente grande, che in parte si ripercuote anche sui parlamentari che l’hanno eletta a due riprese, dopo aver cacciato Blocher, che rimarrà nella storia come svizzero del 20mo secolo, esattamente come Escher è lo svizzero del 19mo. Piaccia o non piaccia ai 7 parlamentari federali ticinesi, che rientrano nel gruppo di cui ho detto sopra.

Lei voterà sì o no all’iniziativa Minder?

GS  Un SÌ grande come una casa, e senza minimamente preoccuparmi dell’epiteto di “viscerale” che accompagnerà la mia scelta. Voglio solo esprimere con questo voto il mio sdegno verso gli incapaci che sono stati capaci di farsi attribuire milioni e milioni come premio per aver condotto alla rovina le loro aziende e, più ancora, verso i complici dei consigli di amministrazione che tali bonifici demenziali hanno loro concesso.

L’elezione differita luganese (14 aprile 2013) mette tutti in agitazione e Ticinolive la segue molto da vicino. Per il PLR si tratta di un autentico to be or not to be, di una prova del fuoco. Il vecchio potere cittadino – stretto attorno alla figura carismatica di ReGiorgio – riuscirà a mantenersi, di fronte a una Lega che tenta il colpo gobbo?

GS  Personalmente sono sempre stato poco attento alle elezioni comunali, che riguardano innanzitutto potere e amministrazione, mentre a me interessa di più la politica ideologica, per sua natura teorica, lasciando ad altri più competenti quella concreta. Comunque a Lugano è in corso una bella battaglia tra due generali (uno dei quali spalleggiato dal suo “Richelieu”, più rumoroso però di quello vero) e a livello subalterno tra qualche colonnello desideroso di un posto nello stato maggiore. Peccato che manchino nella contesa la Bosnia e la Turchia, che sicuramente avrebbero giuocato il ruolo uno di erba cipollina e l’altra di dado di manzo nella minestrina elettorale. Comunque, credo che, contrariamente ai proclamati pronostici di  “Richelieu”, la spunterà ancora la “figura carismatica”: il suo avversario diventerà addirittura “mitologico” quando ne assumerà la successione.

Questa grande elezione presenta altri spunti d’interesse: Jelmini contro Denti, poi lo sconcertante “caso Pesenti”. E l’enorme attivismo sviluppato da Bel Ticino, volto a mettere il “partito inaccettabile” con le spalle al muro. Lei segue queste appassionanti vicende da Tenerife?

GS  Jelmini e Denti: sono due esemplari di quei politici che chiamo disinteressati, perché non hanno bisogno della politica per guadagnarsi il pane e anche il companatico. Danno il loro contributo alla res publica e quindi sono entrambi meritevoli. Insignificante invece, e per me scontata, l’assenza della già Consigliera di stato.

Quando tornerà nel Ticino? La aspettiamo!

GS  Con le mie gambe o ……? Toca fer. Nella prima ipotesi il 13 aprile

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