Rapporto Commissione mandato pubblico BdS

L’intervento parlamentare del presidente di AreaLiberale

 

Premetto subito che mi asterrò dal voto per evitare sospetti di conflitto di interesse, ciò non toglie che invece esponga alcuni ragionamenti in questo dibattito.

1)       Il rapporto della Commissione è scritto in modo diligente, pulito di fattoperò è il riassunto delle numerose pagine del Rapporto annuale e del Bilancio sociale. In questo rapporto sarebbe stato molto utile poter leggere delle riflessioni strategiche concernenti il mandato pubblico della banca in un momento di ossoluto stravolgimento dei mercati finanziari e della piazza svizzera e ticinese. Non si trova purtroppo nulla di ciò. Eppure questa poteva essere la sede e l’occasione per focalizzare il tema del perimetro delle libertà e delle risponsabilità, dei diritti e dei doveri di questa banca: presenti e soprattutto futuri.

2)       La BdS si trova senza volerlo con un potenziale di sviluppo inaspettato. Alcuni istituti, anche grandi, stanno mollando certi segmenti di mercato, altri non hanno i numeri e l’esperienza locale per occuparli. Di fronte ai capricci e ai rischi della finanza mondiale, le banche cantonali hanno un ruolo non solo di mandato pubblico “soft” da onorare al meglio, ma anche un mandato “hard” di fare business redditizio in circostanze a loro favorevoli. Di queste discussioni non se ne trova traccia nel rapporto. Eppure è un momento strategico per rivedere il modello di business, e chi rappresenta la proprietà Governo e Parlamento dovrebbe farlo notare, promuovere e supportare il CdA e la Direzione in questa logica.

3)       Vi ho distribuito uno schema, perché a volte i disegni valgono molto più di molte parole. Questa è la struttura e i flussi, in grandi linee, di come si sviluppa il potere, il controllo, la proprietà a monte dell’attività operativa di BdS. Non bisogna essere dei consulenti aziendali di fama mondiale per capire ad occhio che oggi sul mercato finanziario un’organizzazione del genere sfavorisce e danneggia la Banca.

4)       Per dare chiarezza, per uscire da questo caos e per favorire la Banca nell’approfittare della situazione di mercato a lei favorevole, ribadisco l’urgenza di affrontare la questione della sua struttura societaria così come esposto da me e Paolo Sanvido e da altri 25 cofirmatari nell’Iniziativa parlamentare del 28 settembre 2011. In quel testo chiedevamo una presentazione di una soluzione entro dicembre 2011, sono ormai passati quasi 18 mesi… La BdS non ha bisogno di un guinzaglio più corto e di direttive ridondanti, ma un guinzaglio più lungo con poche regole ma chiare. La prima è quella di renderla una società anonima di diritto pubblico o misto per permetterle di assumere una personalità vera sul mercato, togliendole le zavorre dello schema distribuito.

 Sergio Morisoli, AreaLiberale, 20 febbraio 2013