Secondo un rapporto adottato dal Consiglio federale, la maggioranza dei musulmani residenti in Svizzera non incontra, nel quotidiano, problemi legati all’appartenenza religiosa.

Dopo diversi postulati del Consiglio nazionale a seguito dell’accettazione dell’iniziativa sui minareti nel novembre 2009, il governo federale voleva colmare il bisogno di informazione. Il rapporto è stato elaborato da diversi organismi federali in collaborazione con i cantoni.

Stando agli esperti, la Svizzera ospita da 350’000 a 400’000 musulmani, di cui un terzo ha passaporto svizzero. La diaspora musulmana svizzera proviene generalmente dai Balcani occidentali e dalla Turchia e conosce bene la società svizzera.

Per numerosi musulmani l’appartenenza religiosa non costituisce la principale caratteristica della propria identità. Solo il 12%-15% è praticante e si reca regolarmente in moschea. I musulmani provenienti dai Balcani occidentali vivono spesso l’Islam piuttosto come una tradizione.
Forti divergenze di ordine religioso sopravvengono solo eccezionalmente e spesso sono legate a un unico individuo, ma secondo il rapporto le persone della comunità si sentono spesso discriminate in quanto straniere e musulmane.

Nel discorso pubblico si proietta spesso sull’Islam la paura di perdere un’identità nazionale, culturale o religiosa. Eppure, i problemi sono spesso esagerati, come nel caso dei minareti e le domande poste a scuola per motivi religiosi non sono più numerose di quelle di altre comunità religiose.
Esistono predicatori che denunciano l’ordine giuridico e sociale predominante e attizzano i conflitti. Ma perlopiù i musulmani cercano di difendersi dall’influenza di questi predicatori estremisti e criticano quelli che nei loro sermoni assimilano l’Occidente a Satana.

L’integrazione degli stranieri è frenata soprattutto dalla lingua e da aspetti socio-culturali che non da questioni religiose. Il Consiglio federale ritiene dunque superfluo adottare misure per ridurre le distanze fra le religioni.
La politica svizzera in materia di integrazione permette di reagire in maniera adeguata a eventuali problemi di integrazione di membri della comunità musulmana. Confederazione e cantoni si impegnano già contro le discriminazioni e le barriere istituzionali per far conoscere il diritto in vigore. Il dialogo interreligioso esiste e le autorità cercano soluzioni pragmatiche.

(Fonte : Le Matin.ch)