Con lettera raccomandata al presidente cantonale Pinoja del 15 giugno 2013


Il presidente della sezione UDC di Lugano Peter Walder, cui è recentemente succeduto Michele Moor, ha rassegnato le dimissioni da tutte le cariche che ricopriva in seno al partito, e dal partito stesso. Causa scatenante di questo abbandono è stato – a detta dello stesso Walder – il verbale (noto alla Redazione) dell’Assemblea distrettuale tenutasi il 24 aprile a Comano, redatto il 21 maggio.

In una mail diffusa in ambienti vicini al partito Walder esprime senza remore la sua amarezza, scrivendo tra l’altro: “Alcune persone facenti parte del distretto da approssimativamente poco più di un anno si permettono di offendere persone che hanno lavorato per parecchio tempo in questo partito, indicando altresì quali persone avrebbero lavorato più di altre. Lo ritengo vergognoso nei confronti di coloro che hanno profuso tutte le energie possibili all’interno di questo partito. Sarebbe il caso che queste persone si facessero un esame di coscienza”.


(commento, fdm) L’elezione luganese con il suo esito disastroso ha pesato duramente sull’UDC Ticino. Il seguito è quello abituale, dopo una pesante sconfitta politica: accuse, recriminazioni, dimissioni, regolamenti di conti, eccetera. Non spetta a noi intrometterci. Spiace comunque dover costatare che l’UDC Ticino non riesce a trovare quel minimo di solidità e di pace che le consenta di rappresentare bene nel Ticino il maggiore partito svizzero. Di fatto, oggi più che mai e quasi esageratamente, la Lega trionfa. Essa rimane per i delusi democentristi, come sempre, la dannazione e l’alibi.