Una mossa astuta. Da che mondo è mondo, la grazia la si concede ai colpevoli condannati. La sinistra, grazie alle toghe militanti, ha avuto la sua soddisfazione e potrebbe anche accontentarsene. Napolitano dal Colle deve mostrarsi recalcitrante ma che cosa abbia in testa lo sa solo Dio. Non si può escludere che abbia fatto “filtrare” una sua disponibilità.

Ciò che (secondo noi) il PdL NON può fare: alzare le braccia e lasciare che il suo leader sia cacciato dal Senato come un malfattore. [fdm]


«Non possiamo sottrarci al dovere di una vera riforma della giustizia ma teniamoci pronti per le elezioni». Silvio Berlusconi detta la linea nella riunione dei gruppi del Pdl a Montecitorio convocata dopo la sentenza Mediaset che lo condanna per frode fiscale a quattro anni di carcere. I parlamentari del Pdl sono «pronti alle dimissioni» e premono sul Colle affinché conceda la grazia al Cavaliere.

Standing ovation. L’ex premier, appena giunto a Montecitorio, è stato accolto da un lungo applauso e da cori di ‘Silvio Silvio’. «La sentenza di ieri è basata sul nulla. Dobbiamo chiedere al più presto le elezioni per vincere. Riflettiamo sulla strada migliore per raggiungere questo obiettivo» ha detto l’ex premier a poche ore dalle parole del presidente del Consiglio Enrico Letta che ha definito un delitto l’ipotetica caduta del governo. (normale, visto che è il suo, ndR)

Attacco alle toghe rosse. «La magistratura opera contro la democrazia e contro l’interesse dello Stato. E’ una giustizia che opera contro la giustizia: si guardi a chi commette reati gravi e non viene condannato. Chi ha tentato di uccidermi a Milano non ha fatto un giorno di galera. I giudici vanno in tv per protagonismo. È un Paese barbaro e ingiusto questo. Dobbiamo fare la riforma della giustizia per debellare il cancro della magistratura».

Pdl, dimissioni in massa. I parlamentari del Pdl al termine della riunione hanno consegnato ai due capigruppo le loro dimissioni. «Se c’è da difendere i nostri ideali e la storia di tutti noi e la storia del presidente coincide con la nostra, siamo pronti alle dimissioni a partire dai ministri del governo» ha detto il vice premier Angelino Alfano.

Ipotesi di grazia. «Ci muoveremo a breve io e Brunetta perchè ti possa essere restituito nel rispetto della Costituzione quello che ti spetta per la tua storia e per quello che hai fatto per il Paese, per ottenere da Napolitano il ripristino dello stato di democrazia che questa sentenza ha alterato», ha detto Renato Schifani. In termini più espliciti: ci si attende che Napolitano faccia uso del suo potere di grazia.

Manifestazione pro Silvio a Roma. Il PdL prepara una grande manifestazione in favore del suo leader per domenica alle 18 a Roma, in piazza Santi Apostoli.

Passaporto revocato. Intanto è stato notificato a Roma dai carabinieri il decreto di esecuzione pena, con sospensione, per la vicenda Mediaset a Silvio Berlusconi. La notizia ha trovato conferma in ambienti giudiziari. L’ex premier avrà tempo fino a metà ottobre per chiedere misure alternative al carcere. La Questura di Milano, come è previsto dopo l’emissione del decreto di esecuzione della pena, ha disposto la revoca del passaporto per l’ex premier.

(fonte: ilmattino.it)