Aumentano le richieste di rimozione di contenuti da Twitter: negli ultimi sei mesi quelle legate al copyright sarebbero salite del 76% rispetto allo scorso anno.
Link, immagini, video che non piacciono alle aziende, alle associazioni che proteggono il diritto d’autore dei grandi gruppi editoriali e dell’intrattenimento mondiale
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Tweet che diffamano, account dove vengono richieste informazioni circa la provenienza e i dati sensibili degli utenti : lo scrive l’ultimo rapporto sulla trasparenza del social network, pubblicato il 31 luglio.

Dal 1.gennaio al 30 giugno le richieste di rimozione di materiali su Twitter per violazione del diritto d’autore sono state 5’753: il 76% in più rispetto al secondo semestre del 2012.
Il totale riguarda oltre 22’000 account diversi, 18’000 tweet rimossi e quasi 4’000 contenuti fatti scomparire, per via di una violazione del Digital Millennium Copyright Act, la legge americana che protegge il diritto d’autore in rete.

A collezionare il maggior numero di richieste di rimozione sono le grandi associazioni di categoria e le società che aiutano le aziende a monitorare le violazioni online: come Remove your media (su Twitter @removepiracy), gruppo americano che ha tra i suoi clienti molti dei grandi del cinema, dei videogiochi e del software, ma anche la RIAA, Recording Industry Association of America, il gruppo di interesse che segue le etichette musicali negli Stati Uniti.

Il fenomeno è soprattutto americano. La motivazione è legata ai controlli antiterrorismo, ma anche a persone scomparse oltre ad alcuni casi richiesti dai giudici rispetto ai manifestanti di Occupy Wall Street.

(Corriere della Sera.it)