“Voir, tirer, enterrer, se taire”. Il presidente del governo vallesano Maurice Tornay (PDC) ha risposto così alla richiesta di un suo parere sulla tematica del lupo nelle nostre alpi. Qualcuno sicuramente saprà che negli ambienti del bracconaggio USA questa espressione è nota sotto il nome di 3S-treatment (shoot, shovel, shut up). Ciò non fa fare certo una bella figura al politico “tutto chiesa e famiglia” né depone a favore della sua fantasia.
Per questa spacconata il Gruppo Lupo Svizzera (GLS) ha denunciato il presidente cantonale democristiano (41 mila voti alle ultime cantonali) per incitamento pubblico ad azioni delittuose. Il Ministero pubblico di quel cantone però non ha rilevato nessuna particolare provocazione nelle parole di Tornay, ritenendole “considerazioni spiritose” che non vanno intese come incitazione al delitto. Caso quindi archiviato e buonanotte suonatori, come si diceva una volta. A tutt’oggi, Maurice Tornay non ha dato seguito alla richiesta del GLS di distanziarsi pubblicamente da ogni forma di bracconaggio.
Che la nostra classe dirigente fosse poca cosa lo si sapeva da un pezzo (sempre in Vallese il comandante della polizia cantonale ha problemi con la giustizia per trafugamento di reperti archeologici), ma che addirittura superasse in sproloqui la truppa di irrequieti che gonfia al passare di ogni giorno in questi tempi sbandati, francamente pochi se lo aspettavano. Con l’aria che tira, l’episodio non va certo ad incrementare i parametri di simpatia dei nostri onorevoli e sarei curioso di vedere se, un domani, la magistratura adotterebbe la stessa linea di condotta nel giudicare espressioni analoghe proferite da comuni cittadini nei confronti di esponenti politici più o meno noti.
Carlo Curti, Lugano
Nota: il fatto è stato riportato dai media vallesani e denunciato da Pro Natura Svizzera.