Il portale italiano agenparl.it riporta, mercoledì 26 febbraio, le dichiarazioni del deputato del Partito democratico italiano Enrico Borghi sulla questione dei frontalieri in Ticino.

Enrico Borghi - foto dal sito della Camera italiana dei deputati.
Enrico Borghi – foto dal sito della Camera italiana dei deputati.

“Come prevedibile – dichiara Borghi – il governo federale svizzero frena rispetto alle posizioni oltranziste di alcuni settori politici ticinesi che chiedevano l’immediato blocco del ristorno delle tasse dei lavoratori frontalieri italiani.

Non poteva e non può che essere così, perché questo ristorno è contenuto e garantito all’interno di un accordo internazionale che regola i rapporti tra Italia e Svizzera in vigore da 40 anni e non può essere in alcun modo modificato se non al termine di un negoziato […].

E’ il caso quindi che si finisca con il terrorismo psicologico da parte della destra ticinese e che il quadro delle relazioni venga riportato dentro un clima di rispetto delle posizioni dell’Italia e delle prerogative dei lavoratori frontalieri italiani che si recano ogni giorno in Svizzera per far fronte ad una specifica esigenza di domanda di lavoro che emerge dall’economia elvetica […].”