Soldati8 marzo 2014: finalmente una notizia tranquillizzante da RaiNews24. Il mezzo presidente (mezzo perché con le sue scelte, senatori a vita tutti di sinistra o estrema sinistra, governi senza legittimazione del voto popolare, contributi all’affossamento del Cavaliere di Arcore ed altro ancora non può più dirsi né essere il presidente super partes) segue di momento in momento con Federica Mogherini, assurda (per età e [in]esperienza) ministra degli Esteri, gli avvenimenti in Crimea. Come dire che il ridicolo sta sostituendo gli USA nel ruolo di potenza egemone del pianeta.

Da mettere in conto per un futuro premio Nobel della Pace la frase subito passata alla storia della Mogherini, esponente della gioventù che avanza: “Non possiamo isolare la Russia”. Sembra semplice e quasi lapalissiano, ma bisognava pensarci.

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Christoph Blocher e il partito che meglio di tutti rappresenta sono malvisti da un’infinità di politici per il semplice fatto che li surclassa tutti, e di parecchie spanne. A dar loro manforte i denigratori degli organi di informazione, che non tralasciano occasione per mettere in cattiva mostra l’uomo politico e i suoi colleghi più esposti. Che lo si faccia dal campo dei partiti borghesi riscuote tutta la nostra conprensione e solidarietà, perché è proprio a quei partiti che l’UDC di Blocher ha portato via una grande fetta di elettorato, riducendoli da padroni del vapore a mozzi di bordo.

Ma il personaggio che più ha odiato il grande tribuno e grande industriale è stato, senza ombra di dubbio, “Napoleone” Couchepin, così sopranominato perché lui era veramente convinto di essere un superuomo, mentre in realtà è stato, a mio personalissimo giudizio, uno dei consiglieri federali più deboli ed inefficaci che abbia conosciuto. Blocher è stato per Couchepin, durante tutti i suoi anni in governo, non una spina nel cuore, ma un mal di pancia continuo e lancinante.

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Due giudizi di Blocher, in un’intervista della “Weltwoche”:
– La Svizzera è un’anarchia ordinata, in cui ogni cantone e ogni comune possono dar seguito alle proprie concezioni e aspirazioni.
– Il fossato tra politica e mondo economico da una parte e popolo dall’altra deriva da un contrasto di interessi. Le conseguenze negative della libera circolazione delle persone non ricadono sulla classe politica e neppure sui dirigenti del mondo economico. Un consigliere federale non ha paura di vedersi sostituire da un frontaliere.

Gianfranco Soldati

(fdm) Una minima osservazione circa il presidente “super partes”. Ho l’impressione che l’amico Gianfranco manifesti delle esigenze… alquanto esagerate!