Recentemente in una puntata del programma televisivo dedicato ai giovani della RSI “Linea Rossa”, alla quale ho avuto il piacere di partecipare in qualità di ospite, è stato trattato il tema del bullismo prevalentemente scolastico.

Dalla maggioranza dei presenti è emersa la volontà di maggiormente sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema e sulle possibili soluzioni. Tutte le “ricette” proposte erano volte ad aumentare la consapevolezza sul fenomeno e a interrogarsi su come possano difendersi le vittime.

I miei brevi e concisi interventi hanno avuto lo scopo di evidenziare l’altra faccia della medaglia: come punire il bullo. Sono convinto che servano punizioni piu’ severe se si vuole intervenire in maniera efficace sul fenomeno, ma è compito delle autorità punire in maniera esemplare chi non rispetta le regole.

Purtoppo nella nostra società prevale sempre un’ampia dose di ingiustificato buonismo, che penalizza solamente le vittime e i loro famigliari. Per cui mi chiedo perchè l’espulsione dagli istituti scolastici degli studenti che costituiscono un serio pericolo per l’incolumità altrui venga vista come un tabu’ e una “esagerazione”. Quando invece, a mio avviso, debba diventare la regola e di conseguenza una prassi automatica.

Auspico un cambiamento politico e di mentalità in tal senso…

Nicholas Marioli