È triste doverlo ammettere, ma si ha proprio la sensazione che ai politici con i piedi al caldo, la situazione di chi fa fatica ad arrivare a fine mese non interessi minimamente. Se così non fosse, qualcosa si sarebbe fatto e i risultati si sarebbero visti. Il Governo che dovrebbe difenderci cosa fa? Non trova di meglio da fare che, al posto di trovare soluzioni a favore della popolazione residente, assume lui stesso dei frontalieri! E non uno o due con profili introvabili in Ticino, ma ne assume ben 258 per gli impieghi più disparati. Il Governo si giustifica adducendo al fatto che 258 posti di lavoro rappresentano soltanto il 2% della forza totale. Se però guardiamo la questione dalla parte dei disoccupati, ci accorgiamo che se questi posti fossero occupati da ticinesi, la disoccupazione cantonale scenderebbe subito di quasi 4 punti percentuali!

Quando si ha paura anche della propria ombra, diventa difficile affrontare i problemi di petto e si preferisce quindi cercare le scuse più grottesche per giustificare la propria inettitudine. Ma se proprio non si ha il coraggio di prendere decisioni impopolari (che sarebbero però molto popolari tra i ticinesi), si abbia almeno il coraggio di adottare soluzioni protezionistiche nel rispetto degli accordi esistenti con i paesi fornitori di frontalieri. Ma ahimè, fintanto che l’esempio dall’alto è quello attuale, prepariamoci a lasciare ai nostri figli un futuro molto simile al presente di alcuni Paesi a noi confinanti, tutti rigorosamente europei …

Mauro Damiani, membro del comitato direttivo dell’ASNI