Dall’inizio della crisi in Grecia, le imposte sono aumentate in maniera vertiginosa per riempire le casse dello Stato. In parallelo è aumentato anche il numero delle persone che non riescono più a pagare le imposte : circa il 30% dei contribuenti greci non è in grado di versare quanto dovuto al fisco.

“Dall’inizio dell’anno, gli scoperti continuano ad aumentare, stiamo esaminando le soluzioni – ha indicato all’AFP una fonte del Ministero greco delle finanze, confermando le informazioni della stampa – Dobbiamo dare un attimo di respiro ai contribuenti.”

Il governo di Atene ha di recente comunicato l’intenzione di abbassare progressivamente le imposte, che dall’inizio della crisi in Grecia erano aumentate in maniera vertiginosa per riempire le casse dello Stato.
Oggi più di un terzo dei contribuenti greci non riesce a pagare quanto dovuto al fisco. Dati che preoccupano il governo, il quale studia la maniera di alleggerire, almeno temporaneamente, il carico fiscale.

Secondo i dati del Ministero delle finanze, 3,3 milioni di contribuenti, sugli 11 milioni di abitanti che conta la Grecia, presentano arretrati d’imposte.
Il ritmo delle imposte non pagate nel paese, che ha attraversato sei anni di recessione, continua ad aumentare : più di 5 miliardi di euro di tasse non pagate fra il 2010 e il 2011, più di 8 miliardi fra il 2011 e il 2012, più di 12,5 miliardi fra il 2013 e il 2014.

Una delle soluzioni elaborate dal governo di Atene consisterebbe nell’aumentare il numero di rate mensili a disposizione per saldare gli arretrati. Attualmente sono previste 12 rate mensili, che potrebbero salire sino a 48 rate. Ma si tratta di una proposta che deve essere discussa con i rappresentanti della Troika.