La Francia imita gli Stati Uniti : accusando UBS di aver fatto pubblicità presso clienti francesi per depositare soldi in Svizzera, settimana scorsa lo Stato francese ha condannato il colosso bancario svizzero al pagamento di 1.1 miliardi di euro entro il 30 settembre.
Negli ambienti politici e finanziari elvetici si evoca “un affare di Stato” e si accusa il governo di Parigi di attaccare la ricca Svizzera per riempire le casse vuole dello Stato francese
.

UBS è sospettata di aver permesso ai suoi trader in Svizzera di fare pubblicità per attirare ricchi residenti in Francia, violando la legislazione, e di aver attuato una doppia contabilità per nascondere i movimenti di capitale tra i due paesi. I fatti incriminati si sarebbero svolti fra il 2004 e il 2012. Le indagini erano state avviate a seguito delle denunce di ex collaboratori di UBS.

Stando al giornale romando Le Temps, la responsabile del Dipartimento federale delle finanze, Eveline Widmer-Schlumpf, ha cercato di intercedere presso il ministro francese delle Finanze Michel Sapin, per negoziare una soluzione ragionevole. Ma Sapin avrebbe rifiutato di negoziare.

L’avvocato fiscalista svizzero Philippe Kenel, ritiene che dopo UBS la giustizia francese attaccherà altre banche elvetiche : “Sospetto che non sia un attacco contro UBS, ma contro la Svizzera. Se i francesi volevano prendersela con chi ha usato la Svizzera per depositare soldi in nero, avrebbero attaccato soprattutto le loro banche. ”

Kenel rammenta che ad aver organizzato l’evasione fiscale per conto dei loro clienti francesi sono soprattutto le filiali di banche francesi installate in Svizzera e in altre piazze finanziarie all’estero. Le banche svizzere avrebbero preso parte a questa evasione fiscale nella misura del 3%. Ora, per questo stesso motivo nessuna banca francese è stata messa sotto indagine dalla giustizia francese.

Il Wall Street Journal osserva che la richiesta di 1.1 miliardi di euro a UBS interviene nel momento in cui il governo francese ha iniziato una serrata lotta all’evasione fiscale per ridurre il deficit fiscale del paese.
In questi giorni il ministro francese delle Finanze si è appunto detto soddisfatto che 28 miliardi di euro depositati in banche all’estero siano stati scoperti, attraverso 29 024 autodenuncie di francesi che avevano praticato l’evasione fiscale.

“I francesi fanno come gli americani – scrive il Blick, argomentando che la Francia vuole approfittare della ricchezza delle banche svizzere infliggendo loro multe importanti, allo scopo di dotarsi di una nuova fonte di finanziamento.