Dopo il Brasile e l’Ecuador settimana scorsa, martedì il Cile e il Perù hanno richiamato in patria i loro ambasciatori in Israele.

Il governo cileno ha qualificato le operazioni militari israeliane contro i palestinesi “una punizione collettiva verso la popolazione civile di Gaza.”

“Queste operazioni non rispettano le fondamentali norme del diritto internazionale umanitario, come dimostrano le oltre 1’000 vittime civili dei bombardamenti israeliani e gli attacchi alle scuole e agli ospedali – prosegue il testo del governo.

Argomenti ripresi dal Perù per giustificare la sua decisione.

Il Cile ha anche condannato i lanci di missili dalla Striscia di Gaza verso Israele, ma ha sottolineato che l’intensità delle operazioni israeliane a Gaza contravvengono al principio dell’uso proporzionato della forza, requisito necessario alla giustificazione della legittima difesa.