“Stiamo lasciando l’occhio del gigante ciclone finanziario che era iniziato nel 2007 – spiega il milionario americano Doug Casey in un’intervista sul sito The Mining Report – e ci troveremo nella sua scia. Sarà ben più grave e lungo, essendo differente da quanto abbiamo vissuto nel 2008 e 2009.”

“Gli investitori dovrebbero prepararsi alla grande tempesta che arriverà entro la fine dell’anno, o in ogni caso nel 2015.”

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“Gli Stati Uniti hanno creato trilioni di dollari per combattere la crisi finanziaria del 2008 e 2009. La maggior parte di questi soldi dormono nelle banche e questa non è economia. Una parte di questi soldi si sono trovati nei mercati delle azioni e delle obbligazioni, creando una bolla sui primi e una super bolla sui secondi. Più questi mercati salgono, più il crollo sarà importante.

Uno degli indicatori dello scoppio di queste bolle è che le obbligazioni spazzatura (junk bonds) in media oggi rendono un po’ meno del 5%. E’ la conseguenza della politica dei tassi d’interesse.
Le banche centrali hanno tentato di rilanciare l’economia abbassando i tassi a livelli mai visti prima. Questo scoraggia il risparmio. Le persone si indebitano e consumano di più e questo crea enormi disequilibri nell’economia.

Nei prossimi 6-12 mesi si giungerà al dunque. E’ difficile prevedere il timing esatto, è come nel 2007 ma in peggio. La differenza è che questa volta c’è un rischio di inflazione. Ne deriverà un caos finanziario, anche se è difficile dire quale sarà la sua natura esatta.”