Il Centro svizzero Islam e Società previsto presso l’università di Friborgo suscita la diffidenza del Gran Consiglio friborghese. Alcuni deputati della destra hanno tentato invano di convincere il Consiglio di Stato a intervenire presso l’università per fermare il progetto.

La sinistra invece è compatta nel difendere il centro come polo che favorirà il dialogo fra le religioni. Il PPD si è mostrato diviso : alcuni suoi deputati hanno l’impressione di essere stati messi di fronte al fatto compiuto e non sono certi degli obiettivi a lungo termine.

La prevista formazione è capita male. Il mandato chiedeva di intervenire affinchè il Centro rinunciasse a creare un “centro nazionale svizzero per la formazione di imam”. Un’espressione che ha aperto la via ai malintesi.

I dieci firmatari (UDC, PPD, PLR) sospettano che il centro costituirà un primo passo verso la formazione completa alla religione islamica, una facoltà coranica. Temono anche che la facoltà di teologia di Friborgo perda il suo carattere cattolico.

Lo scorso agosto, il Consigliere di Stato friborghese Jean Pierre Siggen, direttore dell’istruzione pubblica, aveva dichiarato che è sbagliato considerare il centro come un luogo di formazione degli imam islamici.
L’insegnamento che verrà dispensato non riguarderà né la formazione coranica, né i riti musulmani, né il culto, né la lingua araba. Si tratterà piuttosto di informare gli imam sulla realtà svizzera sul piano sociale, giuridico e religioso.